Il 2023 è stato l’anno di J Cole anche senza singoli

J. Cole ha chiuso un 2023 da assoluto protagonista senza rilasciare alcun singolo: soltanto strofe con artisti ben scelti. Abbiamo visto adottare diverse volte questa strategia in passato, ma raramente in modo così efficace.

Più di 10 collaborazioni nel 2023, tre delle quali aggiunte lo venerdì 15 dicembre negli album di Bas, artista del collettivo Dreamville, e Nicki Minaj, tornata con l’album “Pink Friday 2” a tre anni di distanza dall’ultimo LP.

2023 feat J Cole:
– “on the street” di j-hope
– “Adonis Interlude”con Dreamville in “Creed III”
– “All My Life” di Lil Durk
– “To Summer, From Cole” di Summer Walker 
– “Passport Bros” di Bas
– “Thanks” di Burna Boy
– “There I Go” di Gucci Mane 
– “The Secret Recipe” di Lil Yachty
– “First Person Shooter” di Drake
– “Evil Ways” di Drake
– “Let Me Calm Down” di Nicki Minaj
– “Home Alone” di Bas
– “Paper Cuts” di Bas

Solitamente gli artisti utilizzano la strategia dei featuring un po’ per creare attesa, lasciando passare del tempo tra le release dei propri progetti individuali, e un po’ per continuare ad allargare il proprio pubblico, collaborando anche con artisti lontani dal proprio pubblico così da trovare potenziali nuovi ascoltatori anche in altre nicchie.

Quanto a J. Cole, la scelta delle collaborazioni sembra essere dettata solo dal match con la propria direzione artistica, come fatto intendere nell’intervista con Lil Yachty: “Collaboro perché sono ispirato, non faccio nemmeno pagare niente per la strofa”.

Nei feat rilasciati quest’anno, infatti, si nota un forte coinvolgimento del rapper di Charlotte, che spesso lo porta a lasciare strofe lunghe, quasi sempre con riferimenti diretti e personali all’artista con cui collabora, liricamente dense e coerenti con il suo viaggio. 

Le collaborazioni di J Cole del 2023, in effetti, sembrano quasi comporre episodi tratti dalla stessa serie, accomunati dalla stessa narrativa e con alcune caratteristiche simili. 

RIMARCARE LA SUA POSIZIONE NELLA SCENA RAP

Il J Cole del 2023 è talmente affamato e consapevole di essere on fire che difficilmente si lascia scappare l’occasione di sottolinearlo agli occhi di un pubblico diverso dal suo. L’esempio più chiaro è il feat con Drake, che mancava da 10 anni e che gli permetteva di confrontarsi con una piattaforma globale più ampia della sua, dove Cole manda un messaggio forte e poco fraintendibile: “Love when they argue the hardest MC / Is it K-Dot? Is it Aubrey? Or me? / We the big three like we started a league / but right now, I feel like Muhammad Ali”. Riferimenti simili sono presenti anche nel secondo feat con Drake ed in quelli con j-hope, Lil Durk, Lil Yatchy e Burna Boy – quest’ultimo chiuso con “These rappers ain’t like me, I’m knee-deep in the concrete / Forever cemented, don’t you ever forget it”.

ESALTARE L’ARTISTA CON CUI COLLABORA

J Cole ha sempre menzionato l’artista con cui ha collaborato, fatta eccezione per le tracce aggiunte questo mese con Bas e Nicki. Può sembrare un dettaglio di poco conto, ma è uno di quegli elementi che sottolinea il coinvolgimento personale di Cole nella scelta delle collaborazioni, che spesso non si limita solo a menzionare i colleghi, ma cerca di dargli risalto ed esaltarli in modi differenti:

– In “To Summer, From Cole” di Summer Walker, J Cole dedica tutta la strofa alla collega come le stesse scrivendo una lettera piena di apprezzamenti sia dal punto di vista umano – “Hey, Ms. Walker / Thank you for wantin’ a verse from me” – che artistico – “Do you clear your mind? Must be a lot goin’ on / I hear it in all of your songs (…) Session 32 bring me to tears, be gettin’ choked up when I hear it” – in un modo talmente genuino che è impossibile non rimanere impressionati ascoltandola.

– In “All My Life” di Lil Durk è J Cole ad aprire l’intro con un riferimento al momento personale della vita di Lil Durk – “Durkio told me he been on some positive sh*t” – che ispira il messaggio che Cole lascia per chiudere la propria strofa – “I pray all of my dawgs stay so paid / And the only thing that kill ‘em is old age”.

ANTICIPARE I SUOI PROGETTI FUTURI

A fine 2020 J Cole aveva pubblicato una foto riguardo ai suoi piani futuri: all’interno di un periodo chiamato “The Fall Off Era” c’erano featuring, un paio di progetti poi usciti e due ancora unreleased – “It’s a Boy” e “The Fall Off”. Nei feat rilasciati quest’anno, J Cole ha fatto numerosi riferimenti anche alla sua musica, lasciando intendere che nel 2024 potremmo aspettarci un nuovo progetto, menzionando direttamente “The Fall Off” almeno in un paio di occasioni:

– con Summer Walker: “The b*tches that’s hating, they sit around waiting for you to fall off, like the album I’m making”
con Drake: “I’m namin’ the album The Fall Off, it’s pretty ironic ‘cause it ain’t no fall off for me”

Questa scelta artistica ha pagato anche in termini numerici: per Cole è finalmente arrivata la prima #1 in Billboard Hot 100 della sua carriera con “First Person Shooter” con Drake, mentre gli ascolti cumulati dei suoi feat hanno superato i 700 milioni solo su Spotify. 

Si può essere considerati tra i migliori rapper dell’anno senza aver pubblicato nemmeno  un singolo? Molto difficile, ma un po’ meno se il tuo nome è Jermaine Cole e l’anno è il 2023.