Il 2024 è stato l’anno della corsa

Se nell’ultimo anno vi è capitato di imbattervi in orde (più o meno grandi) di persone che correvano per le strade, di scoprire sui social l’ennesimo “running club” di paese o semplicemente di vedere i vostri amici cominciare a utilizzare parole come “drills”, “pace” o “recovery run”, non vi preoccupate, è tutto normale: il 2024 è stato infatti l’anno in cui correre è diventato mainstream, e i dati lo confermano.

A settembre, più di 54 mila persone hanno tagliato il traguardo della Maratona di Berlino segnando un nuovo record, superato nemmeno due mesi dopo da quella di New York con 55.646 mila “finisher”. Secondo invece il report del 2024 di Strava, il social preferito dai runner e dagli sportivi in generale, gli utenti sulla piattaforma sono diventati più di 135 milioni, segnando un aumento del +59% nel numero di running club esistenti.

La corsa non è diventata quindi solo più popolare, ma anche un vero e proprio movimento di massa. I gruppi di corridori sono ora un fenomeno sociale in grado di coinvolgere e unire persone di ogni tipo, con le più svariate motivazioni: chi la utilizza per conoscere persone dopo essersi trasferito in una nuova città, chi si iscrive per ritrovare il proprio benessere o per essere più motivato a fare attività, e chi invece partecipa per trovare la propria anima gemella – con un runner su cinque della Gen Z che ha organizzato un appuntamento con una persona incontrata durante un’attività.

E ovviamente, di conseguenza, anche il mercato delle scarpe da corsa e dell’abbigliamento tecnico continua a crescere, con nuovi marchi – SATISFY e SOAR Running tra tutti – che sono già diventati un segno di riconoscimento per i più appassionati, sfidando il mercato tradizionale del mondo performance.

Non importa perché o come, non importa nemmeno dove o quando. Tutti vogliono correre, e questo basta per mettere in luce l’importanza, oggi più che mai, di muoversi, fare sport e creare community.