È di questa mattina la notizia ufficiale che Carlo Conti sarà conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo, il più importante festival musicale in Italia, per le prossime due edizioni (2025 e 2026). Conti, che ha 63 anni e che torna alla conduzione del Festival 7 anni dopo l’ultima volta – fu infatti conduttore delle edizioni 2015, 2016 e 2017 -, succederà ad Amadeus, dopo che quest’ultimo aveva annunciato la sua decisione di lasciare l’emittente nazionale ad aprile scorso.
È stata “una decisione unanime dei vertici aziendali, l’amministratore delegato Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi, di concerto con il direttore intrattenimento prime time Marcello Ciannamea”, si legge in una nota stampa.
Poche ore dopo l’annuncio ufficiale, sono però già iniziate a circolare in rete le prime problematiche a riguardo. Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori – da tutti più conosciuto come CODACONS – ha infatti rivolto, in una nota ufficiale, un appello al prossimo conduttore del Festival. Si chiede a Conti di rompere col passato e di allontanarsi il più possibile dalla strada tracciata da Amadeus.
Secondo quanto affermato dall’associazione, Amadeus si sarebbe basato non tanto sulla qualità dei brani per le sue scelte, ma avrebbe dato troppo peso alla notorietà dei cantanti, ai follower sui social e alla partecipazione ai talent. Per questo motivo, la richiesta fatta dal Codacons a Conti è quella di istituire un’apposita commissione tecnica che scelga le canzoni in gara solo ed esclusivamente in base alla qualità, tenendo conto del “reale valore dei brani”.
“Considerati i gravi problemi sul fronte televoto e pubblicità occulta che hanno interessato gli ultimi Festival, il Codacons chiede a Conti di prevedere la partecipazione di un rappresentante dell’associazione a tutte le fasi di Sanremo, a garanzia di trasparenza verso il pubblico” è quanto si legge a conclusione del comunicato ufficiale pubblicato questa mattina.