Il design dei cinema italiani

In un’epoca in cui lo streaming si è consolidato come l’alternativa automatica per guardare un film, alcune sale italiane continuano a mantenere vivo il rito dell’andare al cinema. Tutto questo continua a essere possibile non solo grazie alla selezione dei film scelti, ma anche grazie alla straordinaria bellezza dei cinema e al loro design.

Questi luoghi non si limitano infatti a proiettare ma, grazie alla loro straordinaria bellezza e al loro design, seducono lo spettatore offrendo, oltre ad una programmazione di qualità, spazi da visitare. Qui l’architettura diventa parte integrante dell’esperienza visiva.

Attraversando le città italiane, tra i centri storici e le periferie, i cinema di design si lasciano scoprire come veri portali narrativi. Prima ancora che inizi il film, è l’edificio stesso a raccontare una storia, ad aprire un mondo. Sono universi paralleli, costruiti per avvolgere lo spettatore a 360 gradi, suscitando in esso un’emozione che oggi sembra un po’ perduta: quella della meraviglia.

Le sale non sono solo contenitori: sono esse stesse parte della messa in scena. L’architettura, la luce, i suoni, i materiali: tutto contribuisce a creare un’esperienza immersiva in cui lo spettatore smette di essere un consumatore e torna a essere un viaggiatore alla scoperta di nuovi luoghi. In un mondo dove tutto è “on demand”, questi spazi chiedono tempo, attenzione e presenza. Se vi trovaste davanti ad uno di questi capolavori architettonici vi consigliamo di entrare e di lasciar trasportare il vostro sguardo tra i dettagli di design di questi edifici. Noi ne abbiamo scelti sette.

Cinema Modernissimo, Bologna

Accedere al Modernissimo è paragonabile ad addentrarsi in un sogno Art Déco con tinte cyberpunk. Progettato nel 1915 dall’architetto e scenografo Gualtiero Pontoni e riportato in vita nel 2023 dallo studio di Mario Cucinella, lo spazio è una grotta cinematografica sotterranea, illuminata da neon poetici, marmi scuri e velluti amaranto.

Ogni angolo è pensato per non farti mai uscire dal film. Non è semplicemente un cinema, ma un monumento di design dai tratti futuristici e dalle influenze liberty. Non a caso ha già ospitato eventi con registi del calibro di Wes Anderson.

Cinema Troisi, Roma

Ospitato nell’ex edificio della GIL progettato da Luigi Moretti nel 1933, il Cinema Troisi offre 300 posti, una sala lettura aperta 24 ore su 24, un foyer-bar, una terrazza e spazi per mostre ed eventi. È la risposta romana al cinema del futuro.

Nato dalle ceneri di un vecchio cinema abbandonato, è stato salvato e trasformato dai ragazzi del Cinema America. Il suo design è un mix di nordico e mediterraneo: linee pulite, legni chiari, luci calde. Il risultato è uno spazio vivo, inclusivo ed elegante, ma mai snob. Un posto dove ci si può accomodare a vedere un classico di Agnès Varda alle due di notte, sorseggiando un espresso.

Cinema Odeon, Firenze

Nel cuore di Firenze, il Cinema Odeon è un’ode (nomen omen) all’eleganza teatrale del primo Novecento. L’edificio nasce nel 1922 come teatro e porta la firma dell’architetto Marcello Piacentini.
Un vero e proprio monumento cinematografico che oggi, grazie ad una programmazione internazionale e partnership come quella con la casa editrice Giunti, si è trasformato in uno spazio culturale ibrido: un mix tra una sala cinematografica, una libreria e un salotto dove trascorrere del tempo di qualità. 

Il design al suo interno è una combinazione perfetta tra lo stile liberty e l’art déco: soffitti affrescati circondati da velluti porpora accolgono gli stucchi dorati e le colonne corinzie della sala. È l’esempio perfetto di come uno spazio storico possa divenire un punto d’incontro per cinefili e creativi urbani.

Cinema Godard Fondazione Prada, Milano

All’interno della Fondazione Prada a Milano, il Cinema Godard è un omaggio permanente al maestro della Nouvelle Vague. Inaugurato nel 2016, lo spazio prende il nome da Jean-Luc Godard non solo per la sua influenza rivoluzionaria nel linguaggio cinematografico, ma anche per l’idea stessa di cinema come laboratorio visivo. La sala, curata nei dettagli estetici e tecnologici, ospita retrospettive, rassegne tematiche e proiezioni rare, creando un’esperienza immersiva per appassionati e curiosi. Il programma è pensato per stimolare riflessioni sulla storia del cinema e sulle sue possibilità future, in perfetta sintonia con lo spirito sperimentale della Fondazione.

Cinema Nuovo Sacher, Roma

Nanni Moretti ha fatto del Nuovo Sacher il suo fortino cinefilo. Le sedie scricchiolano, i poster sono d’epoca e il bancone sembra uscito da un bar di Berlino Est. Nessun restyling ammiccante, solo culto della visione. Ogni dettaglio è pensato per concentrarti sul film, e basta. È un minimalismo affettuoso e rigoroso, che fa riferimento ad un tempo pre-social.

Cinema Teatro Filo, Cremona

Il Teatro Filo, o Cinema Teatro Filodrammatici, è uno dei luoghi culturali più identitari di Cremona. Un ex teatro ottocentesco che mantiene costante la sua anima scenica nonostante sia stato riconvertito a sala cinematografica. 

Il suo design rispecchia perfettamente l’anima di una “vecchia signora chic”: poltroncine in velluto rosso, legni scuri, foyer retrò e un profumo di passato che inebria tutta l’area della platea. L’architettura, razionale e simmetrica, crea un’atmosfera sospesa conservando la ritualità del “cinema come evento”. Andare a vedere un film qui è come partecipare ad un atto teatrale.

Cinema dei Piccoli, Roma

Situato all’interno di Villa Borghese a Roma, il Cinema dei Piccoli è una bomboniera cinefila immersa nel verde. Rinomato per essere il più piccolo cinema del mondo con un Guinness dei Primati vinto nel 2005 presenta un’area di 71,52 metri quadrati e soli 63 posti a sedere. 

Il design estremamente colorato e dai toni giocosi, si adatta perfettamente al proprio pubblico. Nonostante le dimensioni ridotte, presenta una programmazione raffinata e un proiettore laser di ultima generazione.