Sparsi qua e là in giro per il mondo, negli ultimi anni sono spuntati alcuni strani edifici che, se per le loro caratteristiche stilistiche sembrano decisamente comuni, per il loro posizionamento, invece, lasciano pensare di essere stati vittima di qualche violento cataclisma metereologico. Ovviamente nulla è da ricondursi ad avvenimenti di quella portata, ma più semplicemente all’estro insaziabile di architetti e artisti che hanno deciso di punto in bianco di ribaltare letteralmente le regole del gioco. Ebbene sì, perché queste particolari architetture sono state costruite a testa in giù, con le fondamenta all’aria e con il tetto conficcato nel terreno.
Architetture sottosopra, dunque, anche se di ciò che concerne l’architettura hanno solo il fatto di essere delle strutture con l’aspetto di un’abitazione. Detta così, poi, sembra che si tratti delle tipiche case dell’altra dimensione di Stringer Things, ma fermarsi un attimo ad analizzarle può permetterci di andare oltre all’iniziale stupore che inevitabilmente opere di questo tipo provocano nelle persone.
Sembra banale sottolinearlo, ma la stragrande maggioranza delle case capovolte non nasce con l’obiettivo di essere abitabili, quanto per diventare manifesto di un preciso messaggio o per creare una vera e propria meta turistica. Alcuni architetti e artisti, infatti, hanno voluto comunicare il concetto del capovolgimento sfruttando il cambiamento del punto di vista di qualcosa che per tutti è indiscutibilmente assodato, come l’orientamento di una casa. Allo stesso tempo, però, tanti altri hanno realizzato edifici ribaltati facendo leva esclusivamente sulle logiche dell’intrattenimento proprie dei parchi divertimento, con l’obiettivo di dare vita a luoghi in cui passare del tempo vivendo esperienze all’insegna della sorpresa e dello svago.
In ogni caso, le case capovolte si sono dimostrate perfette per rientrare all’interno delle dinamiche di condivisione social, dimostrandosi un’ottima intuizione legata al turismo. Infatti, come succede per quelle mostre più mainstream dove schiere di persone si fotografano insieme alle opere in esposizione, anche per gli edifici sottosopra lo scatto di rito del visitatore è un must che non può mai mancare. Ecco che, nella riuscita del meccanismo secondo il quale ciò che è fuori dall’ordinario è il più fotografato, queste opere dimostrano la loro vera e intrinseca natura di calamite per visitatori attratti perlopiù dalla diffusione che i selfie a gravità invertita riscontrano su Instagram.
Proprio per questo, molti esemplari sono a tutti gli effetti delle attrazioni all’interno delle quali recarsi per vivere un’esperienza spiazzante e sorprendente. È il caso, per esempio, dell’edificio capovolto più famoso della Florida. Più precisamente a Orlando, città dove proliferano i parchi divertimento, sorge “Wonderworks”, una grande strutta con tanto di finte palme anch’esse sottosopra al cui interno si possono incontrare numerose attrazioni che, con giochi di scala e inusuali incontri, mirano a far vivere al visitatore la più disorientante esplorazione di un edificio della propria vita.
Anche “Upside down house”, quella che si riconosce essere la prima casa sottosopra costruita in Europa, ha da subito chiamato a sé numerosi visitatori in cerca di qualcosa fuori dal comune. Edificata nel 2007 dall’architetto Daniel Czapiewski in Polonia, rientra a far parte del centro regionale per l’educazione e la promozione a Szymbark ed è nata con un intento ben preciso: educare le persone sulla storia politica della nazione soprattutto in riferimento al suo rapporto con il comunismo, momento in cui, secondo l’autore dell’edificio, “il paese è stato messo sottosopra”.
Altre famose case al contrario si possono trovare in Germania e in Austria. Rispettivamente “Die Welt steht Kopf” (tradotto dal tedesco “Il mondo è sottosopra”) e “La casa capovolta” rappresentano ancora una volta attrazioni prettamente turistiche e, tralasciando le differenze che intercorrono a livello estetico, entrambe offrono la possibilità di interagire con arredi e oggetti anch’essi rigorosamente al contrario. La stessa cosa si può dire dell’abitazione sottosopra costruita in Ontario nei pressi delle Cascate del Niagara e anche di quella russa presente a San Pietroburgo.
Per addentrarci sul lato prettamente artistico e abbandonare quello legato all’intrattenimento, invece, dobbiamo spostarci a Londra, dove sorge l’installazione “Miner on the Moon” (2013) dell’artista Alex Chinneck. Su un lato di Southwark Street, infatti, troviamo un edificio che alla fine del 1700 fungeva da stalla per cavalli, la cui facciata è stata completamente capovolta mantenendone inalterati i tratti distintivi. Complici gli edifici circostanti assolutamente normali, l’effetto è decisamente spiazzante e riesce ad attirare l’attenzione dei passanti portando a termine il proprio intento, quello di celebrare la storia dell’edificio.
Un altro esempio può essere individuato in Austria, sul tetto del mumok di Vienna, dove comparì una casa incastrata come se fosse caduta dal cielo. Se fossimo stati in un videogame si sarebbe trattato sicuramente di un bug, ma in quel caso fu opera dell’artista Erwin Wurm, che realizzò appunto “House Attack”, un’installazione che esplorava il tema della quotidianità messa in discussione dall’inaspettata e illogica presenza di una casa capovolta applicata sulla facciata di uno degli edifici più contemporanei della capitale austriaca.
Arte e attrazione, dunque, potrebbero essere i termini alla base di questo inusuale fenomeno che riguarda le case capovolte e che interessa molti paesi in tutto il mondo. E che si tratti di uno o dell’altro, in ogni caso c’è da prendere atto della meraviglia che opere di questo tipo generano in tutte le persone. Dopotutto, sovvertire l’ordinario ha sempre creato scalpore.