Si fanno chiamare semplicemente “sneakers masks” (letteralmente maschere create dalla scomposizione di sneakers) e sono un fenomeno che sta facendo breccia nei cuori di tutti gli sneakerhead (ok forse un po’ troppo sdolcinato…).
Un giovane designer cinese (tale Wang Zhijun), vedendo che le classiche mascherine contro lo smog (quelle bianche per intenderci) erano troppo “ugly”, ha pensato di unire l’utile al dilettevole decidendo di usarle per dare vita ad un suo progetto personale, sfruttandole come “scheletro” per la sua idea, ovvero scomporre sneakers ed applicarne i vari pannelli su di esse. E’ così che ha fatto colpo sugli appassionati del genere, tanto da arrivare a venderle a 10000$ ad un’asta su Ebay (Wang Zhijun ha affermato però che il suo scopo non era quello di lucro, ma esclusivamente quello di sensibilizzare il problema inquinamento in Cina). Wang ha poi accresciuto la sua fama creando maschere da sneakers quali le Yeezy Boost 350 V2, simbolo hype per eccellenza, e sta piano piano ampliando il suo progetto ogni qual volta gli si presenta l’occasione, ad esempio è lui il volto dietro alla maschera creata con le borse dell‘Ikea.
Ma se da un lato c’è chi le ha ideate (apparentemente) per una buona causa, dall’altro c’è chi, prima di lui, ne ha fatta una firma. Stiamo parlando di Gary Lockwood (in arte Freehand Profit), un ragazzotto con la passione per l’hip-hop e tutta la street culture in generale. Ma queste maschere sono diverse, sia per le sneakers usate (qui parliamo di Air Jordan, Nike Dunk, Nike Lebron e adidas Superstar) che per la resa finale. Possiamo quasi dire che tutto è iniziato da lui, che con il passare del tempo ha elaborato il suo progetto e tutt’ora continua a creare maschere incredibilmente ben fatte, a volte anche utilizzando più silhouette, allegandoci foto stratosferiche che ne sottolineano la difficile elaborazione. Ovviamente bisogna stare al passo coi tempi, quindi Gary ha creato maschere anche con modelli più recenti quali le adidas NMD, le Diadora V7000 “Highly Addictive”, le Asics Gel-Lyte III “Volcano” (per citarne alcuni), il tutto meticolosamente esposto sul suo sito internet. Ora, questi due nomi sono solo alcuni di questi “visionari”, ma forse anche i più importanti.
Qui sotto vi lasciamo una carrellata di immagini, buona visione.