Era il 6 maggio 2017 quando sul tabellone dell’Autodromo di Monza i led indicavano 02:00:25.
Oggi, solo 25 secondi separano l’uomo da un’impresa storica: abbattere il muro delle due ore nella maratona. L’obiettivo rimane quello e Nike, con un team che dal 2014 porta avanti un progetto ambizioso, è consapevole che la strada imboccata sia quella giusta. Ora, con la nuova tecnologia Zoom, si lancia nell’ultimo sprint che vale una manciata di secondi.
Al Fast Lab di Berlino, un hub innovativo dedicato ai runner della città e ai NikePlus member, attraverso workout, seminari e corse, il brand di Portland dimostra sul campo i propri progressi e la determinazione nel portare ciascuno di noi a superare i propri limiti.
La Zoom Pegasus Turbo e la Vaporfly 4% sono le punte di diamante della nuova linea running, pronte a calzare i più importanti corridori del mondo.
Siamo stati invitati a Berlino e abbiamo vissuto un’esperienza completa di “running lifestyle” a partite da una sessione di yoga specifica per runners fino ai test delle nuove scarpe correndo per le strade della capitale tedesca. Siamo rimasti sorpresi dalla Nike Zoom Pegasus Turbo, scarpa costituita da una tomaia leggera in Flymesh senza cuciture con cavi Flywire per una calzata stabile e confortevole, mentre la rivoluzionaria schiuma Nike ZoomX, la stessa utilizzata nelle Vaporfly 4%, garantisce velocità da record e reattività alle corse di allenamento quotidiane. Il comfort è sorprendente sia nella corsa che nella vita di tutti i giorni: senza dubbio una delle scarpe più comode mai provate.
Per celebrare il lancio della nuova Nike Zoom Pegasus Turbo, il pluripremiato regista Ian Derry ha realizzato per Nike i “Portraits of Speed”: una serie in tre parti girata in 48 ore a Belino che racconta le storie personali e la ricerca del successo ai prossimi campionati di agosto, in Germania, del centometrista Reece Prescod, della campionessa mondiale dei 200m Dafne Schippers e della mezzofondista dei 1500m Kostanze Klosterhalfen.
Luoghi iconici di Berlino, come l’aeroporto di Templehof o la metropolitana di Messendam, sono il contesto urbano attraverso cui Derry svela il racconto diretto del training, della preparazione e dell’approccio mentale di questi tre atleti d’elite, in vista dei campionati Europei Track and Field.
Che siate dei corridori o semplicemente amanti delle sneakers preparatevi a correre il cambiamento.
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