Il futuro sarà più silenzioso?

Se le previsioni sono corrette, entro il 2100, l’84% dei 10,8 miliardi di persone stimate nel mondo vivrà nelle città. Il rumore aumenterà e si estenderà alle periferie circostanti e a quelle aree rurali che in genere erano considerate tranquille.

L’inquinamento acustico, misurato in decibel, non è solo fastidioso. Nei casi in cui supera i 100 dB può causare la perdita permanente dell’udito, mentre l’esposizione prolungata a qualcosa di superiore a 50 decibel può produrre effetti indesiderati come pressione sanguigna e livelli di stress più elevati, disturbi del sonno, rischio doppio di depressione e prestazioni mentali ridotte. L’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) stima che almeno un europeo su cinque sia oggi esposto a livelli di rumore considerati dannosi per la salute, e si prevede che tale numero aumenterà.

Fonte: Commissione europea, Relazione sull’attuazione della direttiva sul rumore ambientale, ai sensi dell’articolo 11 della direttiva 2002/49/CE

L’acustica ecologica è per questo da considerarsi parte essenziale dell’urbanistica, nella progettazione delle città del futuro. Un settore che risulterà centrale è quello dei trasporti: il traffico e gli spostamenti, a terra e in aria, dominano l’audio della città.

La tecnologia può aiutare a ridurre la rumorosità complessiva?

Dai materiali da costruzione insonorizzati all’asfalto gommato, dal primo volo di un aereo commerciale a propulsione elettrica all’avvento e diffusione delle auto elettriche che eliminano quasi completamente il rumore del motore. Dalla futuristica idea che i droni possano consegnare i pacchi, sostituendo di fatto il rombo dei camion per le strade, ai dispositivi per il controllo attivo del rumore, una tecnologia ormai presente in tutte le cuffie bluetooth con cancellazione del rumore, passando per i miglioramenti che potrebbero avvenire grazie alla stampa 3D, come i pneumatici-non-pneumantici per auto o il Wilson Airless Gen1, il primo futuristico prototipo di pallone da basket che non deve essere gonfiato, recentemente messo in commercio.

Il periodo di lockdown imposto dal Covid-19 ha avuto delle conseguenze anche sotto questo punto di vista, imponendosi come importante precedente, punto di riferimento rispetto a ciò che è possibile fare in silenzio, e dei benefici di quest’ultimo. Era solo un’illusione o vivremo davvero in mondi urbani più silenziosi?