Il logo del Milan non può essere registrato a livello internazionale

L’A.C. Milan sta vivendo un periodo molto importante in termini di risultati sportivi e proprio per questo i tantissimi tifosi del Diavolo in tutto il mondo sognano di agguantare un trofeo a fine stagione. Nonostante questo, però, la dirigenza rosso-nera sta ormai da più di quattro anni affrontando una spinosa questione legale riguardante il proprio logo, che rischia seriamente di non poter essere registrato a livello internazionale.

Lo storico logo dell’AC Milan

Il Tribunale dell’Unione Europea ha oggi respinto un ricorso presentato dalla società rossonera nel giugno 2020, confermando nuovamente l’impossibilità per il Milan di poter registrare il proprio marchio in quanto questo sarebbe già in uso in Germania, registrato per prodotti di cancelleria.

L’inizio della vicenda legale risale addirittura al 2017, quando l’allora dirigenza del Milan aveva presentato all’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) una domanda di registrazione internazionale. Nell’aprile di quello stesso anno, però, la società tedesca InterES Handels-und Dienstleistungs Gesellschaft mbH & Co KG presentò un ricorso contro tale registrazione, in quanto sosteneva andasse contro il marchio denominativo tedesco “MILAN” depositato nel 1984 e registrato nel 1988, che designa anche prodotti simili a quelli oggetto della domanda di AC Milan. Il brand tedesco ha quindi riferito all’EUIPO che, sia la somiglianza fonetica del logo sia la richiesta dei rossoneri di poter registrare il marchio per la vendita di oggetti simili a quelli di cancelleria da loro offerti, avrebbe creato confusione sul pubblico tedesco, ricevendo ragione in pieno.

Il Milan ha allora proposto un altro ricorso, respinto anch’esso per varie motivazioni. Innanzitutto, il marchio tedesco “MILAN”, registrato in precedenza, è stato oggetto di un uso effettivo in Germania. Inoltre, nonostante il marchio sia stato utilizzato sia nella forma registrata che in quella accompagnata da un disegno raffigurante un uccellino, il Tribunale ha sottolineato che, se è vero che l’elemento figurativo aggiuntivo non è insignificante, esso non può essere neanche considerato dominante tanto da alterare il carattere distintivo del marchio.

Il marchio “Milan” registrato nel 1984 dall’azienda tedesca

Non è ancora chiaro se questo di oggi sia stato l’ultimo atto di questa spiacevole vicenda legale, ciò che però è certo è che non poter registrare il proprio marchio, per una multinazionale come il Milan, può essere davvero un grosso problema in futuro.