L’ecosostenibilità è ormai un valore fondamentale per qualsiasi brand voglia operare nel mercato odierno. Tutto ciò è ben chiaro al colosso PUMA che, dopo aver lanciato sul mercato uno scarpino vegano e il “First Mile Pack” con materiali riciclati, ha deciso di alzare ancora di più il tiro con il progetto RE:JERSEY che si occupa sperimentare il recycling da capo a capo, utilizzando vecchi football kits per produrne di nuovi.
PUMA continua a muoversi nella direzione di una produzione estremamente attenta all’ambiente e al concetto di ecosostenibilità. Il brand tedesco è infatti impegnato nella promozione del rispetto ambientale e della produzione responsabile dei capi e ciò è dimostrato anche dalla sperimentazione di nuove tecniche e capi. È questo il caso del nuovo progetto RE:JERSEY, che utilizza un processo di produzione innovativo e impiega le maglie da calcio esistenti per produrne di nuove.
Le stesse divise da calcio diventano quindi l’ingrediente principale per creare filati per nuove maglie. Nel processo di riciclo, i capi vengono scomposti chimicamente attraverso un processo chiamato depolimerizzazione, dopodiché i colori vengono filtrati e il materiale viene riassemblato per creare un filato, con un processo chimico chiamato ripolimerizzazione. Il nuovo filato avrà le stesse caratteristiche prestazionali del poliestere vergine.
Tale processo cambierebbe completamente la produzione delle nuove maglie PUMA, in quanto si passerebbe da una realizzazione fatta con il 100% di poliestere riciclato a una realizzata con il 75% di maglie da calcio riproposte e il restante 25% da SEAQUAL® MARINE PLASTIC1.
I prodotti realizzati nell’ambito del progetto RE:JERSEY saranno indossati in campo durante il riscaldamento pre partita dai club sponsorizzati PUMA, quindi Manchester City, AC Milan, Borussia Dortmund e Olympique de Marseille.