Il piano sequenza è il valore aggiunto di Adolescence

Adolescence, una miniserie britannica di 4 episodi, occupa oggi il primo posto delle serie tv più viste su Netflix in Italia. Una serie crime, ispirata a eventi reali, in cui la trama poliziesca è un pretesto per affrontare tematiche serie e impegnative, come il cyberbullismo, la sottocultura “Incel”, l’ansia da prestazione, il rapporto degli adolescenti con i social. 

Oltre al contenuto, uno dei principali punti di forza di Adolescence riguarda il modo in cui è stata scritta e diretta. Ogni singolo episodio è stato infatti registrato tutto in una volta, con un unico, lungo, piano sequenza. Non sono stati dunque effettuati tagli tra un’inquadratura e l’altra, né tantomeno pause per gli attori, e non è stato necessario alcun montaggio. 

Si tratta di una tecnica cinematografica complicata, che richiede grande pianificazione e che coinvolge un ampio numero di persone, ma che viene sempre più spesso utilizzata. Nei film, soprattutto, ma sempre più spesso anche nelle serie tv, come appunto nel caso di Adolescence. A seconda della loro lunghezza, le riprese possono richiedere anche diversi giorni prima che la scena venga perfetta. Netflix ha recentemente confermato che ogni puntata della serie britannica, dalla durata complessiva fra i 50 e i 65 minuti, ha richiesto almeno dieci tentativi. Si realizzavano due tentativi al giorno, uno al mattino e uno al pomeriggio. Per alcuni episodi sono stati necessari più di dieci tentativi.

Un tempo, quello del piano sequenza era una tecnica difficile da realizzare, utilizzata solo raramente da abilissimi registi. Così fece Hitchcock in Nodo alla gola (1948), o Orson Welles in L’infernale Quinlan (1958). Celebre divenne il piano che mise in scena Martin Scorsese in Quei bravi ragazzi (1990).

Oggigiorno con il miglioramento delle attrezzature – in particolare l’utilizzo di macchine da presa tecnologiche e di droni – è diventato più “semplice” e dunque comune realizzare film adottando questa tecnica. 1917 di Sem Mendes o Birdman di Alejandro Iñárritu hanno realizzato lunghe e scene tramite piano sequenza, così come serie tv quali True Detective o The Bear.