Mentre la parola “stadio” a Milano continua ad essere particolarmente d’attualità, viste le recenti vicende che riguardano le sorti del “Giuseppe Meazza” di San Siro, lo scorso weekend un altro impianto della città ha riaperto le sue porte per una partita di calcio: sabato infatti l’Alcione, una delle tante società minori che ambiscono al titolo virtuale di terza squadra di Milano, ha fatto il suo esordio stagionale all’Arena Civica. Lo storico club della periferia ovest, noto per il suo settore giovanile, l’estate scorsa aveva centrato la promozione in Serie D ed era da tempo alla ricerca di un nuovo impianto per giocare le gare casalinghe. Lasciato lo storico Kennedy 2, e prima di esordire ufficialmente all’Arena in occasione della gara contro il Rimini, l’ASD Alcione Milano 1952 aveva disputato le sue prime sei gare al ‘Gianni Brera’ di Pero in attesa del via libera per il trasloco in centro.
Anche l’Arena Civica, dal 2002, è intitolata alla memoria del noto giornalista lombardo scomparso nel 1992 che la definì “il più moderno degli stadi antichi, o il più antico degli stadi moderni” e che in quello stadio ci giocò anche da ragazzo, quando faceva parte delle giovanili del Milan. Oggi l’Arena è di proprietà del Comune di Milano ed è un simbolo da oltre due secoli, visto che la sua costruzione risale agli inizi del 1800, in piena era napoleonica. Pensata come un anfiteatro in pietra di ispirazione neoclassica (vedi il Circo di Massenzio, a Roma) e di forma ellittica, nel corso degli anni fu scelto per spettacoli circensi e combattimenti navali che andavano molto di moda un tempo, come la naumachia.
Successivamente fu anche adibito alle manifestazioni sportive e soprattutto alle discipline di atletica leggera, vista la presenza della pista circolare e delle pedane per salti e lanci, ma anche a gare di ciclismo, pattinaggio sul ghiaccio, rugby e poi ovviamente alle partite di calcio: ci hanno giocato la Nazionale Italiana, l’Inter (che nel 2013 utilizzò l’Arena come set fotografico per le foto di squadra) e il Milan (i cui tifosi nel 2018 ci organizzarono anche la festa della Curva Sud), poi anche il Brera FC in tempi più recenti. Vista la sua età non è sbagliato considerarlo il più antico stadio d’Italia, costruito quando ancora il calcio doveva essere inventato.
Gli elementi più inconfondibili del progetto, disegnato dall’architetto svizzero Luigi Canonica, ci sono ancora oggi: la parte più caratteristica è sicuramente la Palazzina Appiani, una struttura semplice ed elegante dalla quale spicca una tribuna d’onore che Napoleone volle costruita appositamente per le sue apparizioni pubbliche. Si tratta di una loggia dalle forme classiche che domina l’anfiteatro e che è composta da una facciata esterna molto riconoscibile per il suo porticato neoclassico caratterizzato da otto colonne corinzie, internamente invece contiene un salone decorato con marmi e cristalli e un fregio dipinto alla maniera del pittore neoclassico Andrea Appiani da cui la Palazzina prende il nome. Ad oggi è di proprietà del FAI, può essere visitato e ospitare eventi e ricevimenti privati. Nella curva nord alla sinistra della Palazzina, sovrastato da due piccole torri trapezoidali, sorge invece il cosiddetto Edificio delle Carceri, ovvero le dieci gabbie dalle quali entravano i cavalli o i carri nei circhi e negli anfiteatri romani.
Alcione – Rimini
— Daniele Cinti (@danifdl) December 5, 2021
🗓️ 4/12/2021
🏆 Serie D(Italy)
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Situata all’estremità nord-est di Parco Sempione, a due passi dalla Triennale e dal Castello Sforzesco, l’Arena è stata recentemente oggetto di alcuni fondamentali lavori di restauro (anche grazie ad interventi privati, come quello di Levissima) che hanno permesso alla collettività di poterne godere a pieno. Su tutti, quello che ha riguardato una delle vie di accesso all’impianto, la Porta Monumentale, ma anche il rifacimento del terreno di gioco e della pista d’atletica su cui Filippo Tortu si è allenato prima di volare a Tokyo per le Olimpiadi.
Ma come annunciato direttamente dall’Amministrazione comunale nell’aprile scorso, è stato già approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per un nuovo intervento di riqualificazione che riguarderà spogliatoi, tribuna stampa (al momento c’è solo una piccola tettoia alla destra della Palazzina Appiani) e impianto Wi-Fi con una spesa complessiva di quasi 4 milioni di euro, utile per rendere la struttura veramente efficiente per gare di atletica ed eventi sportivi di vario genere. Sfuggita l’organizzazione del Golden Gala 2020, che inizialmente sembrava per essere assegnato a Milano, una delle ipotesi più concrete riguarda pure il calcio femminile che in città ha già due realtà in massima serie, l’Inter e il Milan.