Nel mondo virtuale molti stadi da calcio hanno il loro account Twitter o Instagram slegato da quello della squadra che vi gioca: tra questi c’è il glorioso Maracanã di Rio de Janeiro, che pochi giorni fa ha postato un prezioso aggiornamento riguardante alcuni lavori di ristrutturazione svolti a cavallo tra il 2021 e il 2022, in vista della partita tra Brasile e Cile del prossimo 25 marzo. La novità più significativa che ha sottolineato chi gestisce il profilo dell’impianto sudamericano riguardava il ritorno del cosiddetto véu de noiva, ovvero il tradizionale modo di applicare la rete delle porte degli stadi brasiliani. Il “velo della sposa” ha rappresentato un dettaglio fondamentale nella storia del calcio verdeoro, protagonista seppur in maniera indiretta di gol memorabili e di reti di grandi campioni del passato, ma anche un elemento inconfondibile dell’estetica degli stadi di tutto il Paese (non l’unico che riguarda le reti delle porte, se consideriamo anche l’abitudine di colorarle con i colori della squadra locale o di applicare dei simboli).
Lembra da rede “véu de noiva”, aquela em que a bola estufa a costura e morre no fundo do gol, que marcou época nas traves do Maracanã por décadas?
— Maracanã (@maracana) March 7, 2022
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Negli anni scorsi il ritorno del velo della sposa nelle porte degli stadi è stato come rimettere a posto il naturale ordine delle cose: la stessa operazione di ripristino delle reti capaci di intrappolare il pallone dopo ogni gol era avvenuta infatti recentemente anche altrove, in altri celebri stadi brasiliani come il Morumbi, il Beira-Rio e l’Estádio da Serrinha nel 2021, Vila Belmiro e São Januário nel 2019, il Mineirão nel 2018 e l’Arena Fonte Nova nel 2015. E in tutti questi casi era stata accolta dai tifosi come una liberazione. Il motivo per cui ad un certo punto il véu de noiva era sparito dalla circolazione è stato accennato anche nel thread in alto: in occasione della Coppa del Mondo 2014 e della Confederations Cup 2013 la FIFA aveva obbligato gli impianti brasiliani a uniformarsi agli standard europei, chiedendo di utilizzare una rete rettangolare dotata di molta meno profondità, e che necessitava di due aste posteriori di supporto. Una direttiva imposta dall’alto che non è mai piaciuta alle frange di tifo popolare.
In passato erano stati i club, più volte, a rivolgersi ai loro stessi supporters chiedendo se preferissero il tanto caro véu de noiva o il cosiddetto caixote. La preferenza nei confronti del velo da sposa era emerso anche in un recente sondaggio lanciato dal noto portale sportivo Globo Esporte, al quale hanno partecipato circa 21mila persone, il 64% delle quali si erano espresse favorevoli. E non si tratta neanche di avere dei gusti particolarmente nostalgici: così come Zico si era detto rammaricato della scomparsa del velo della sposa, qualche giorno fa si è rallegrato del suo ritorno anche una bandiera attuale del Flamengo, ovvero Gabigol.
O véu de noiva está de volta! ❤ pic.twitter.com/K2s4gVjvdl
— #SantosDoMundo (@SantosFC) April 7, 2019
Sebbene possa essere considerato un tratto distintivo appartenuto a tutti i club brasiliani, più o meno a lungo nel corso degli anni, l’apprezzamento per la rete che nasconde il pallone dentro di sé non è condiviso da tutto il movimento: secondo alcuni orientamenti diffusi infatti alcune squadre sarebbero attualmente contrarie a un ritorno al passato e preferiscono la versione moderna, quella rettangolare, perché si addice maggiormente ai loro stadi: tra queste il Corinthians, il Palmeiras, il Gremio, il Fortaleza e il Red Bull Bragantino, mentre c’è curiosità per sapere come decideranno di fare quelli dell’Atletico Mineiro, che presto di trasferiranno nella nuova Arena MRV.