Il ritorno di Reebok nel mondo del calcio

Del futuro di Reebok ci eravamo interessati nel 2021, quando adidas aveva comunicato la volontà di vendere il brand che aveva acquistato nel 2005 e che aveva necessariamente bisogno di un nuovo proprietario. Sin dal marzo del 2022, quando la cessione ad Authentic Brands Group è stata formalizzata dopo mesi di trattative, più volte il nome di Reebok era stato accostato a club calcistici in procinto di cambiare il proprio sponsor tecnico: alcune voci avevano addirittura riguardato la Roma; altre, ben più insistenti, riguardavano un accordo con i brasiliani del Botafogo. Pochi giorni fa invece è stata la Federación Panameña de Fútbol ad annunciare Reebok come nuovo supplier della Nazionale. Il contratto quadriennale inizierà nel 2023, quando terminerà la sponsorizzazione con New Balance, e di fatto sancirà il ritorno di Reebok sulle maglie da calcio, e nuovamente su quelle di Panama dopo quella volta ai Mondiali del 1998.

Andando a ritroso nel tempo, l’ultima volta di Reebok nel mondo del calcio risale a meno di dieci anni fa e precisamente alla stagione 2013/2014, quella trascorsa al fianco dei sudafricani del Bloemfontein Celtic Football Club. Risale ad appena due anni prima, invece, la fine del rapporto più longevo nella storia del calcio anglosassone e sicuramente più rappresentativo dell’attività di Reebok, quello con il Bolton Wanderers. Con il club inglese con cui condivideva le stesse origini, il brand adesso passato sotto proprietà americana ha convissuto quasi vent’anni (di cui più della metà in Premier League, ottenendo anche piazzamenti strepitosi come il sesto posto del 2005) non soltanto in qualità di kit supplier, ma anche come jersey sponsor e come detentore dei naming right dello stadio, che assunse la denominazione di Reebok Stadium dal 1997 al 2014. Ma quella con il Bolton fu solamente una delle tante celebri sponsorizzazioni che riguardarono Reebok, che a cavallo degli anni Duemila realizzò le maglie di Liverpool, Fiorentina, Nazionale argentina e Nazionale cilena.

L’acquisizione di Reebok da parte di Authentic Brands Group ha cambiato decisamente le prospettive per il marchio fondato in Inghilterra nel 1958. La nuova proprietà – una gigante brand management company con un portafoglio di oltre 50 brand appartenenti a vari settori, tra cui moda, sport e media – sembra voler puntare molto sulla rinascita di Reebok. La holding statunitense, tra le tante cose si occupa anche della gestione dell’immagine di alcune celebrità come Elvis Presley, Marylin Monroe e Muhammed Ali, curando il sistema delle royalties e delle licenze commerciali, può vantare anche la collaborazione di due figure molto importanti: Shaquille O’Neal, che oltretutto è stato uno degli ambassador più famosi Reebok ai tempi d’oro, è da tempo uno dei massimi investitori e si dice sia stato una delle figure fondamentali per portare a termine l’acquisizione; mentre con David Beckham ha recentemente siglato una importante partnership strategica di cui ancora si attendono i primi sviluppi.

Pur escludendo un ipotetico accordo con la franchigia americana di cui è presidente Beckham, l’Inter Miami, a causa del contratto in essere di adidas con tutte le squadre di MLS, la firma del rapporto di sponsorizzazione con la Nazionale di Panama potrebbe dunque essere il primo passo verso una presenza più massiccia di Reebok nel panorama calcistico, da qui ai prossimi anni. D’altronde abbiamo visto in questo articolo sui supplier meno conosciuti nella scena europea come il ricambio degli sponsor tecnici è rapidissimo e nello stesso tempo re-inserirsi sul mercato dopo anni di distacco come successo ad esempio a Kelme, Mizuno e Meyba è tutt’altro che impossibile.