Probabilmente neanche lo stesso Giorgio Chiellini avrebbe potuto immaginare l’epilogo di Euro 2020 dopo la stagione che ha passato: appena svincolato, 36 anni già compiuti, 6 infortuni muscolari (l’ultimo dei quali, contro la Svizzera, proprio nel bel mezzo dell’Europeo) e solamente 18 partite intere tra club e nazionale non erano sicuramente il miglior biglietto da visita per presentarsi al via dell’ultima (?) grande competizione internazionale della sua carriera, con la fascia da capitano al braccio. Ma sappiamo tutti com’è andata a finire: le immagini che rimarranno per sempre nella memoria collettiva sono quella di Chiellini che alza al cielo di Wembley la coppa appena vinta, e poi ancora quella in cui la custodisce gelosamente durante il viaggio di ritorno prima di mostrarla nuovamente, appena atterrato in Italia e poi in giro per le vie di Roma.
Euro 2020 è stato anche il torneo che ha permesso a Chiellini di dimostrare ancora una volta il suo valore a livello universale convincendo non solo semplici osservatori e colleghi prestigiosi (avete letto il tweet di Bastian Schweinsteiger?), ma anche mettendo d’accordo praticamente tutti i tifosi italiani, anche quelli che nel corso degli anni non hanno mai apprezzato i suoi modi un po’ ruvidi e che, per motivi di fede calcistica, non hanno mai fatto il tifo per lui. Questa operazione di “revisionismo” del personaggio Chiellini ha sicuramente anche giovato della sua nuova immagine social, quella che ovviamente è stata esaltata dal trionfo collettivo dell’11 luglio scorso e che, per certi versi, è riuscita anche a cancellare anche alcuni momenti un po’ incresciosi come il recente malinteso innescato dal “lapsus” relativo al tema dell’inginocchiamento, quando il calciatore toscano è stato chiamato a parlare in tv alla vigilia della partita contro il Belgio causando uno spiacevole cortocircuito comunicativo sfociato in un vortice di polemiche.
Terzo nella classifica dei più seguiti su Instagram tra i 26 calciatori della Nazionale Italiana con 4,7 milioni di followers, dietro solamente a Marco Verratti (5,9) e Leonardo Bonucci (5,3), Chiellini ha celebrato a caldo la vittoria ai rigori contro l’Inghilterra con un post pubblicato qualche minuto dopo la lotteria dei rigori che, forse complice il momento di esaltazione generale, si è tradotto in un tripudio di like e condivisioni. Qualche ora dopo ne è seguito un altro, quello che ritrae la coppa che riposa sdraiata su un letto matrimoniale (968mila like mentre stiamo scrivendo), e poi ancora un video – forse quello che ha conquistato definitivamente gli apprezzamenti di tutti – che racconta le gesta di Chiellini alias “gorilla italico” durante l’Europeo appena vinto, il tutto con la musica di SuperQuark in sottofondo, montato come se fosse un documentario sugli animali. Tra gli highlights di questo breve filmato ci sono due dei momenti più iconici dell’Euro 2020 di Chiellini: la gag con Jordi Alba prima dei calci di rigore contro la Spagna e la trattenuta ai danni di Bukayo Saka nei supplementari della finale. Proprio queste due scene, assolutamente genuine e non premeditate, hanno letteralmente fatto il giro del web dando vita a una serie praticamente infinita di meme e gif (e perfino murales e tatuaggi) che hanno ulteriormente contribuito a consolidare il successo di Chiellini nel mondo virtuale.
I più attenti avranno notato che al termine del sopracitato video compare la scritta Mate, cioè la communication web agency che si è occupata della creazione dei contenuti del capitano azzurro e che è stata fondata nel settembre 2020 proprio da Chiellini, insieme all’ex compagno di squadra alla Juventus Claudio Marchisio. L’agenzia creativa si occupa nello specifico della gestione dei social dei calciatori, ma anche di consulenza digital e marketing e dei rapporti con media, brand, società sportive e sponsor. Questo nuovo percorso professionale fonde le recenti esperienze maturate da Marchisio, che al termine della sua carriera da calciatore ha approfondito la consulenza e il marketing dedicati allo sport professionistico, ma anche quelle di Chiellini, già Dottore in Business Administration all’Università degli Studi di Torino e appassionato di tecnologia, come recita la sua bio su Twitter. A proposito, recentemente Chiellini ha diversificato ulteriormente il suo profilo sbarcando nel mondo NFT (i Non-Fungible Token), lanciando la sua prima collezione su blockasset.
Dell’evoluzione comunicativa di Giorgio Chiellini e del suo profilo che sta emergendo extra-campo abbiamo parlato con Alessandro Veroli, uno dei partner di Mate: «È difficile riuscire a raccontare come nasce e si sviluppa il processo creativo. In un mondo sempre più competitivo è importante puntare all’originalità: per riuscire in questo intento è necessario avere un rapporto di fiducia strettissimo con i vari talent. Con il trionfo dell’Italia a Euro 2020 abbiamo avuto un’occasione irripetibile, perché Chiellini è simbolo nonché capitano di questo gruppo che ha raggiunto un traguardo incredibile. Per questo abbiamo cercato di sfruttare l’onda emotiva con contenuti avvincenti e diversi rispetto al solito. Ovviamente ogni contenuto viene condiviso con il talent, che svolge un ruolo attivo sia nella fase di preparazione dei post che poi in quello di revisione. Non si può pensare di creare contenuti ad hoc senza uno scambio continuo e reciproco».
Parlando più nello specifico del video di Chiellini in versione King Kong (riprendendo una sua storica esultanza) e degli altri aspetti connessi al suo account Instagram, Veroli ci ha confermato che «sempre seguendo il fil rouge del gorilla, abbiamo anche creato la maglia celebrativa dell’Europeo, il cui devoluto andrà alla Onlus Insuperabili, l’Academy che permette a tanti ragazzi disabili in tutta Italia di giocare a calcio. Giorgio è il principale testimonial di questa splendida realtà ormai presente in tutta Italia». E sulle pieghe future, invece, ci ha spiegato: «Partiamo dal presupposto che fino a quando Chiellini sarà un calciatore, la priorità sarà sempre il campo. Ma è altrettanto ovvio che in un mondo dove i social sono sempre più preponderanti sia importante poi riuscire anche a far emergere le attitudini e le caratteristiche di ciascuno di noi. Con Giorgio in passato avevamo già lavorato per far uscire i suoi hobby, in particolare quelli inerenti alla tecnologia. È un processo lento e che richiede tempo, poiché bisogna sempre dar spazio alle priorità di ciascuno (nel caso di Giorgio, il campo)».