“Il Tempo Vola” è un rompicapo che Fabri Fibra ci ha messo tra le mani

Ci aspettavamo un nuovo disco e invece è arrivato lui, “Il Tempo Vola”, una raccolta di vecchi brani arricchiti dall’aggiunta di nuove tracce, inediti, scarti, e per quanto la copertina fosse figa, e nonostante a nuova musica non si dica mai di no, ci siamo rimasti un po’ male, ma solo dopo abbiamo capito.

Chi segue Fibra sa quanti progetti ha tirato fuori, quanti periodi, quante personalità, quanti momenti no. Si tratta di una carriera che va avanti dal 2002 – o dal ‘94 se vogliamo contare anche il magico periodo di Uomini Di Mare – e in questi 17 anni abbiamo visto l’artista crescere, maturare, raggiungere il proprio traguardo e continuare a essere polemico, turbato come il giorno zero. 

Per forza di cose una carriera come questa non può passare inosservata, c’è chi è stato travolto e si è trovato tra le mani un rompicapo troppo grande e troppo complesso per essere risolto, oppure c’è chi lo ha incrociato su MTV nel 2007, quando rappava “Bugiardo”. Probabilmente allora vi stavate chiedendo cosa ci facesse in tv quel ragazzo sfacciato e se ancora avete qualche dubbio ve lo diciamo noi: la storia. Ed è proprio questa storia che Fabri Fibra ha voluto raccontare di nuovo, mettendo un punto per poi, magari, ricominciare. 

Sono anni che appena senti la parola “Applausi” è a me che pensi

Fabri Fibra in “Cane Mangia Cane”

Sono 39 in tutto, trentanove tracce che ci permettono di ripercorrere quasi la metà della vita di Fabri Fibra. I brani si mescolano e con loro i pensieri che li accompagnano, ma c’è un concetto semplice e chiaro che si fa ricorrente e che passa da un brano all’altro, fino ad arrivare nel 2019 forte come nel 2002. Non si tratta di semplice musica, è di più, è un diario in cui il rapper ha racchiuso ogni sua perplessità, ogni ragionamento, ogni dubbio, il senso della vita. È proprio questa la caratteristica che lo ha sempre reso unico, il fatto di scrivere mettendo in discussione il mondo e sé stesso e oggi lo sentiamo più che mai.

Vent’anni che scrivo, nei miei testi parlo di tutto / Praticamente vent’anni di terapia di gruppo
Per quelli che verranno dopo qui c’è qualche spunto / Ricorda che la mente umana è il più grande trucco

Fabri Fibra in “Il Tempo Vola”

Vedere come si amalgamano alla perfezione tracce vissute in contesti storici così diversi ci fa pensare; brani di oltre dieci anni fa come “Mal Di Stomaco” (“Tradimento” – 2006) o “Incomprensioni” (“Chi Vuol Essere Fabri Fibra?” – 2009) risultano tremendamente attuali e si sposano talmente bene da rendere inverosimile l’idea di una linea del tempo così lunga. 

Dall’altra parte troviamo il Fabri Fibra odierno, che aveva una gran voglia di dare un senso alla sua storia e permettere al pubblico, che lungo la strada si è un po’ smarrito nei nuovi suoni, di comprendere davvero il suo ruolo in questa scena.

Il tempo vola e siamo pienamente d’accordo.