Negli Stati Uniti, il prezzo folle raggiunto dalle uova nelle ultime settimane ha suscitato un acceso dibattito nazionale. In Giappone sembrerebbe esserci un equivalente: il riso.
Secondo il quotidiano inglese The Guardian, nell’ultimo anno il Giappone ha affrontato una carenza di oltre 200.000 tonnellate del suo grano di base. I prezzi del riso sono saliti alle stelle e i supermercati sono stati costretti a limitare le quantità che gli acquirenti possono acquistare. La situazione è diventata così grave che il governo ha dovuto attingere, per la prima volta nella storia, alle sue riserve di riso di emergenza.
Nonostante il provvedimento il prezzo al dettaglio è in aumento da ben quindici settimane consecutive, raggiungendo un valore più che doppio rispetto allo stesso periodo del 2024. Per la prima volta dal 1999, si è dovuto importare del riso dalla Corea del Sud, nonostante gli altissimi dazi imposti dal governo sulle importazioni.
«Se le cose continuano in questo modo, le nostre fattorie scompariranno. I prodotti che produciamo scompariranno», ha detto Yoshihide Kanno, coltivatore di riso in una prefettura a nord di Tokyo, nonché uno dei principali leader delle recenti contestazioni da parte dei gruppi di coltivatori contro le politiche agricole del governo.
La carenza di riso deriva da un mix di fattori, tra cui il caldo estivo record nel 2023 che ha danneggiato il raccolto e un’impennata del turismo che ha portato ad un aumento del consumo di riso. Ma gli esperti dicono che la causa principale risiede nelle politiche agricole che il Giappone porta avanti da decenni, e che obbligano agli agricoltori di contenere la produzione di riso – per mantenere alti i prezzi del riso e far sì che i redditi degli agricoltori non scendano troppo. I prezzi iniziarono a salire lo scorso agosto, quando, dopo alcuni terremoti sull’isola e l’allerta del governo su un possibile sisma maggiore (poi non avvenuto), molte persone iniziarono ad accumulare scorte di riso, facendo crescere la domanda e i prezzi.
Il riso rappresenta un alimento fondamentale per il paese, centrale nella dieta della sua popolazione – e importantissimo a livello culturale e simbolico. In Giappone si consumano oltre 8 milioni di tonnellate di riso ogni anno, con una media di poco superiore ai 74 chili l’anno per persona, fra le più alte al mondo. È inoltre uno dei pochi prodotti che il paese riusciva, almeno fino ad ora, a produrre in maniera autosufficiente.
Curioso pensare che nel mondo invece il prezzo del riso diminuisce dal 2022, grazie soprattutto all’aumento della produzione indiana.
