Il calcio italiano sta attraversando una profonda crisi finanziaria causata principalmente dai due anni di pandemia appena trascorsi e dall’arretratezza delle infrastrutture nel nostro paese. Su questo ultimo punto, sembravano essere stati fatti dei passi avanti e nell’ultimo periodo molte società avevano presentato i progetti per la realizzazione di nuovi impianti. Inter e Milan in particolare sembravano sul punto di poter iniziare i lavori per la costruzione della nuova Cattedrale di Populous nel quartiere San Siro, ma negli ultimi giorni, a causa dei molti oppositori al progetto e delle lungaggini burocratiche classiche del nostro paese, le due milanesi sembrano intenzionate ad abbandonare il progetto per trovare nuove location dove poter costruire lo stadio.
Sono passati pochi mesi da quando avevamo dato per certa la futura costruzione della Cattedrale di Populous nel quartiere San Siro, il nuovo stadio che Inter e Milan da tanto tempo chiedono di poter costruire, ma dopo numerose problematiche, quali ad esempio i cittadini che non vogliono abbattere il vecchio San Siro e le perplessità delle forze politiche conservatrici della città, le due società sembrano essere decise a trovare nuovi terreni dove ereggerlo. La goccia che sembra aver fatto traboccare il vaso è l’ennesima richiesta da parte di Palazzo Marino di un dibattito pubblico sul progetto, che avrebbe però comportato la necessità di nuovi progetti e quindi un esborso di milioni e milioni di euro. Le due società si erano dette favorevoli al dibattito ma con delle garanzie di fattibilità progettuali, che evidentemente non sono state date dall’amministrazione comunale.
Col dilatarsi dei tempi i due Club hanno quindi deciso di guardarsi intorno e un’alternativa possibile potrebbe essere quella di Sesto San Giovanni: il comune delle provincia di Milano infatti disporrebbe dei terreni della vecchia acciaieria Falk, da tempo già presi in considerazione dalle due dirigenze di Inter e Milan. Da quello che ci risulta, non sembrano esserci stati contatti veri e propri fino ad ora, ma è certo che ci saranno presto, in quanto Inter e Milan hanno necessità di portare a termine il progetto che è fondamentale per il loro sviluppo economico e sportivo. Ma se la Cattedrale venisse costruita a Sesto, che ne sarebbe di San Siro? L’iconico stadio verrebbe con tutta probabilità abbandonato senza la possibilità di poter assistere ad eventi all’interno di esso. Questo scenario fa molta paura al Sindaco Sala e a molti comitati cittadini, tanto che non è da escludere la possibilità che i dialoghi si possano riaprire per scongiurare tale evenienza.
Non è ancora chiaro quale sarà la conclusione di questa storia, ciò che è lampante però è che dalla presentazione dei primi due progetti di Inter e Milan sono già passati più di 1000 giorni, un arco di tempo infinito se si pensa che non è stata poggiata una singola pietra né tantomeno è stata trovata la quadra per la realizzazione del progetto. Tutto ciò ci dovrebbe far ragionare sui tempi infiniti nella realizzazione di strutture sportive private in Italia, e sull’arretratezza del nostro calcio che non dispone di infrastrutture decenti da ormai troppi anni. Inter e Milan cercano una soluzione che possa dare loro questo benedetto stadio, ma forse è la nostra classe politica che dovrebbe interrogarsi sulla questione trovando soluzioni serie e veloci.