La stagione NBA si è conclusa da poche settimane, ed è già tempo per tutti gli addetti ai lavori del basket d’oltre oceano di lavorare duramente per preparare al meglio la prossima stagione. Nike, come tutti gli altri brand produttori di signature shoes, ha in cantiere le nuove edizioni delle scarpe che andranno a indossare tutte le loro stelle, compresa la superstar dei Brooklyn Nets Kyrie Irving.
Proprio quest’ultimo però, si è reso protagonista di un avvenimento molto particolare e che sicuramente farà discutere per tanto tempo. La guardia dei Nets, ha infatti, tramite il proprio profilo instagram, definito “spazzatura” la sua scarpa, dichiarando anche di non esser stato coinvolto in nessun modo né nel processo creativo che ha portato alla creazione di questa, né tanto meno nel lato marketing. Kyrie ha mosso queste pesanti critiche verso Nike, commentando un post della pagina Instagram @k11kicks.
Andando indietro nel tempo però ci si rende conto che questa non è la prima volta che un atleta rimane insoddisfatto del lavoro del brand con cui collabora per una signature shoes. In passato, infatti, LeBron James non aveva affatto apprezzato la sua LeBron 6, costringendo Nike a ricominciare da zero il design, e anche the G.O.A.T. Micheal Jordan si racconta odiasse in tutto e per tutto le sua Jordan 2. Questa è però la prima volta in cui un atleta rende pubblico il proprio malcontento, utilizzando i profili social.
A rendere ancora più complicato il tutto è la data di uscita della scarpa. Gli ultimi modelli delle Nike Kyrie, erano stati rilasciati in autunno, lasciando presagire che sia ormai troppo tardi per far si che le scarpe vengano cambiate, in quanto, presumibilmente, già entrate in produzione.
Non è ancora arrivata la risposta di Nike a tali dichiarazioni, ma un altro importante elemento della vicenda ci arriva da un divertente siparietto tra i neo campioni NBA, PJ Tucker e Giannis Antetokumpo. Lo sneaker king della NBA fa vedere al Greek Freak una sua signature shoe in una colorway che il campione greco non ha mai visto, generando l’ilarità di tutti i compagni, ma aprendo un dibattito piuttosto importante: Nike collabora davvero al 100% coi propri atleti?
Non sappiamo ancora quali saranno le conseguenze di tutta questa storia, ciò che è chiaro però, è che nel nuovo mondo social gli atleti hanno una cassa di risonanza molto più grande rispetto al passato, e che quindi tale potere può essere sfruttato quando la visione con il brand non è condivisa. In attesa di capire quali saranno gli sviluppi, possiamo certamente dire che a mesi e mesi dalla possibile release della Nike Kyrie 8, tale scarpa è già circondata di hype e curiosità. Che sia stato una strategia di marketing?