L’indie sta tornando?

«Non se lo aspettava nessuno. Lo aspettavamo tutti»

Queste le parole scritte dall’etichetta 42 Records a proposito del nuovo disco de I Cani, uscito giovedì senza alcun preavviso. Niccolò Contessa, corpo e mente del progetto musicale romano, che più di ogni altro ha segnato l’indie italiano degli anni Dieci, non pubblicava un album da 9 anni: l’ultimo era stato Aurora, nel 2016.

Ora il progetto si chiama i cani, scritto tutto in lettere minuscole, ma oltre a ciò poco è cambiato. Per contenuti, strumentali, ma soprattutto per stato d’animo. Post mortem sembra ricominciare il discorso esattamente laddove era stato lasciato, 9 anni fa, riprendendo tutti gli elementi cardini che avevano reso vincenti i dischi precedenti della band-non-band. Certo, non si canta più di amori e ansie adolescenziali o di social network tossici, bensì di quella fatica nel restare lucidi in un mondo che ti spinge all’apatia. Lo si fa però in maniera molto autentica, senza mai cadere nella trappola della superficialità.

Come atteso, gli account twitter e i feed social dei fan dell’indie si sono riempiti di entusiasmo, soprattutto quelli di una fascia d’età ormai non più adolescenziale. Se nel 2011 l’uscita del Sorprendente Album D’Esordio de I Cani causò un terremoto nella allora inesistente “scena musicale” italiana, oggi si invoca a un nuovo punto di svolta per la scena indie. Una scena partita “dal basso”, con certe premesse e speranze, che via via sono andate progressivamente a scemare, tramutandosi per lo più in meme e cliché, sparsi tra influencer di TikTok e post nostalgici.

Sul web si invoca a gran voce ai nomi e i luoghi che hanno reso eccezionale un biennio emblematico per il genere, fra 2016 e 2017, ma soprattutto allo spirito con cui certe canzoni nascevano. Canzoni che oggi nessuno ha dimenticato. Le foto di Carl Brave e Franco126 ripresi assieme nel backstage di un concerto di Gemello a settembre scorso, mentre chiacchieravano allegramente, alimentano sottovoce certi desideri. 

In un’epoca in cui ogni reunion pare un’operazione di marketing, i cani hanno scelto invece il silenzio come unica strategia, lasciando parlare unicamente la musica. A partire dal titolo, Post Mortem, che suona come un’esplicita dichiarazione. Il lancio di sfida pare esser stato lanciato.