La nuova collezione di Cormio tra artigianalità e festoso folklore Tirolese

Chiudere gli occhi e rivedersi in Tirolo per le vacanze estive, magari ad Agosto per scappare dal caldo della città o dalla confusione della riviera. Questo sì che è uno status symbol mascherato da pura estetica montagnola per Jezabelle Cormio, la quale fonda nel 2019 un brand tutto made in Italy che celebra e ripercorre la simbologia delle memorie e dei costumi tirolesi che costituiscono un felice ricordo per tanti e solo una lontana idea per molti, vissuta unicamente attraverso cartoline e memorabilia a casa di altri.

La genuinità della designer che ci accoglie nello spazio che Modes le ha riservato — così intimo intorno ad un letto velato da una coperta ricamata all’uncinetto che sembra parte di un tradizionale corredo di famiglia — è quasi disarmante. Esiste un filo indissolubile tra Jezabelle Cormio e i vestiti stessi, che prendono forma nel più delicato dei modi. C’è assoluta sincerità nella fascinazione di questa designer per l’Italia e i suoi lati più folkloristici. Grazie alle sue origini italo-americane, è riuscita a costruirsi un immaginario e un punto di vista sul Bel Paese assolutamente individuale, visto con gli occhi della scoperta e con un sentimento di parziale appartenenza.

Le memorie del Tirolo a cui si ispira non sono le sue. La fascinazione dietro a questi abiti è infatti un riflesso delle sue osservazioni di bambina quando vedeva le presine tirolesi nella cucina di sua zia o abiti tipici del Tirolo addosso agli amici. È il modo curioso in cui Jezabelle Cormio si è appropriata di questi ricordi, che rende il risultato interessante.

I vestiti vogliono essere divertenti e spensierati, ci spiega Jezabelle. L’ispirazione tessile viene da vecchie canottiere e indumenti intimi delle mercerie, capi che appartengono agli armadi semplici dei nostri nonni ma che oggi vogliono vestire ragazze giovani, in carriera e piene di vita, lontane però dallo stereotipo della gallerista che veste Phoebe Philo, dice Jezabelle Cormio.

Il knitwear — ossessione di molti e protagonista indiscusso di molte delle collezioni meglio riuscite degli ultimi anni — fa da sovrano nella collezione prendendo sfumature diverse: un completo formato da canotta e gonna in un velato filato arancione quasi trasparente, spessi maglioni con maniche a palloncino e bambineschi ricami bucolici, magliette intime con timidi ricami, pizzi e trasparenze.

Jezabelle Cormio adotta a pieno la filosofia delle vecchie generazioni, tra forme semplici e genuine e metodi di produzione locali, in una filiera tutta italiana di cui lei conosce personalmente tutti i protagonisti. Il risultato è semplicemente genuino.

Jezabelle va molto orgogliosa dell’attenzione per i dettagli della collezione — dai ricami di altri tempi, al branding. Le etichette pensate per Cormio riportano immagini di cartoline vintage dei luoghi in cui i vari capi sono stati prodotti come tributo all’artigianalità del territorio. Cormio è figlio di un pensiero sostenibile ed etico con un occhio di riguardo per la qualità e la filiera produttiva, riuscendo così ad unire il carattere frizzante e festoso dei capi folkloristici con l’eccellenza italiana.