Con tutte le probabilità del caso, il 2022 verrà ricordato come uno degli anni più significativi della storia dello sport. Il motivo? Anche il calcio sta evolvendo, o perlomeno, ci sta provando, e stiamo vivendo in prima persona questo coraggioso tentativo.
L’incontro del primo maggio tra Milan e Fiorentina è stato il primo match di calcio ad essere trasmesso nel metaverso: un ottimo escamotage messo in gioco dalla piattaforma digitale italiana The Nemesis per conquistare le audience mediorientali e nordafricane, uniche zone del globo ad aver avuto il privilegio di seguire il match in versione digitale. Le immagini trapelate mostrano come The Nemesis abbia voluto riprodurre uno scenario che ricorda lo storico videogioco The Sims, in cui gli avatar sono liberi di spostarsi nella propria mappa e di utilizzare oggetti. Nel caso di Milan-Fiorentina l’avatar aveva la possibilità di guardare il match seduto sul proprio divano virtuale e di spostarsi liberamente per la stanza.
Quello che sembra essere in fase di cambiamento, in primis, è quindi la modalità di broadcasting degli eventi di calcio e a questo filone si è unito anche TikTok grazie a Real Sociedad-Betis, la prima partita trasmessa in formato verticale sul social del momento.
Questi due casi, avvenuti a stagione in corso, sono stati solamente un piccolo assaggio delle nuove introduzioni tecnologiche nel mondo del calcio. Sotto il caldo incessante delle amichevoli pre-campionato di giugno, luglio e agosto, la tecnologia non ha infatti intenzione di arrestare il suo cammino. Durante i match Colonia-Milan e Anderlecht-Lione i telespettatori di tutto il mondo hanno avuto l’occasione di interfacciarsi per la prima volta con body cam e Mic’d UP, due modalità immersive di vivere lo sport che non hanno mai incontrato il mondo del calcio prima di oggi, ma che in altri sport esistono già da tempo.
La body cam consiste nell’applicazione di una piccola telecamera nella zona frontale della jersey in grado di monitorare tutti gli spostamenti e le azioni dei calciatori. Durante il match amichevole tra Colonia e Milan, la telecamera posizionata sulla maglia da gioco di due giocatori della compagine tedesca ha ripreso tutti i momenti salienti, tra cui il magnifico scavetto di Olivier Giroud che ha aperto le marcature della partita.
Le riprese della telecamera che abbiamo visto su Youtube e sul profilo Instagram del Colonia hanno riscosso grandissimo successo: non è scontato che un’innovazione di questo genere riscontri feedback prevalentemente positivi dagli accaniti telespettatori calcistici, spesso ancorati a una versione del calcio agli antipodi con il mondo tecnologico. La telecamera in questione ci ha permesso di osservare le azioni da una prospettiva diversa, già adottata in Formula 1 e in MotoGP e conosciuta col nome di First-Person Point Of View. L’obiettivo è quello di far immedesimare il più possibile lo spettatore nei panni dell’atleta.
Anche l’Anderlecht ha avuto la brillante idea di testare una “nuova” interessante iniziativa. Si tratta della tecnologia Mic’d UP, già presente in leghe come NBA e NFL, la quale consiste nel posizionare un microfono sul corpo dei giocatori con l’obiettivo di poter ascoltare – e trasmettere – le parole pronunciate sul campo. Il club belga ha pubblicato un video sul proprio account Twitter in cui mostra il funzionamento del microfono in occasione del goal di Sebastiano Esposito, messo a segno proprio contro i francesi.
The sound of the game. Watch the full video on MAUVE TV. 🟣⚪ pic.twitter.com/uOTHRqM5Y4
— RSC Anderlecht (@rscanderlecht) July 18, 2022
Probabilmente il tanto atteso momento è arrivato: il calcio sta iniziando a prendere spunto dagli sport che puntano molto sull’entertainment. E sì, il lato intrattenimento può essere l’aspetto decisivo capace di annullare il gap, in termini di godibilità, tra il calcio e gli altri sport. Per quale motivo il calcio ha bisogno di offrire un’esperienza più immersiva? La ragione alla base è la seguente: se non si vuole perdere la sostanziosa fetta di pubblico delle nuove generazioni, bisogna stimolare costantemente giovani che sono sempre più abituati a piattaforme come TikTok e Twitch. Probabilmente i 90 minuti di gioco (almeno), più i 15 di intervallo, non saranno più sufficienti a spronare un utente alla visione di un match in programma alle 15:00 di pomeriggio di un sabato di dicembre. C’è un forte bisogno di formulare offerte fresche e interattive in grado di attirare un’audience giovane abituata a fruire contenuti che durano solo pochi minuti. È per questo motivo che le telecamere e i microfoni possono essere in grado di suscitare curiosità attorno al mondo del pallone: le riprese Point Of View che siamo abituati a vedere sui canali YouTube di GoPro e Red Bull stanno per approdare anche nel calcio.