Seguendo la questione sollevata da James Blake la scorsa settimana, Kanye West ha affermato che “Vultures 2” non uscirà sulle piattaforme streaming, bensì verrà messo in vendita su yeezy.com al costo di $20. La scelta è stata comunicata dal profilo @yefanatics, a cui Ye ha scritto diversi dm per spiegare le sue intenzioni. Il concetto? Lo streaming svaluta la musica e Kanye vuole essere il primo a provare a cambiare la situazione. Non solo per sé stesso, per tutti.
Il ragionamento di Kanye non è sbagliato. Sono anni che gli artisti si lamentano del funzionamento delle piattaforme streaming, ma in pochi si sono effettivamente esposti nella pratica. Questo perché, per cambiare le cose, serve un game changer. E Kanye è uno dei pochi che ha la forza di farlo. Il numero di persone che lo segue, e che è disposta ad ascoltarlo e a spendere dei soldi per supportarlo, è decisamente ampio. I suoi veri fan quel disco lo comprerebbero, il problema è la fruibilità. Nell’ottica di arrivare a tutti e portare il proprio messaggio a più persone possibili, proporre l’acquisto su una piattaforma personale, con la necessità di scaricare il contenuto e doverlo ascoltare su terze applicazioni, è limitante.
Kanye ha già tentato una mossa simile con “Donda 2”, uscito soltanto sul Yeezy Stem Player. La scelta in quel caso era stata ancora più critica, perché i fan dovevano addirittura comprare un apposito dispositivo e, di fatto, la cosa non ha funzionato come voleva. I più, alla fine, hanno ascoltato il disco caricato su SoundCloud. Possibile che in questo caso finisca allo stesso modo?
Forse, una possibile alternativa sarebbe quella di trovare nuovi accordi con le piattaforme, proponendo qualcosa che rispetti il valore della musica ma che allo stesso tempo vada incontro all’ascoltatore finale. E soprattutto, aprire una strada che possa essere percorsa anche da altri artisti. Quanti potrebbero vendere il proprio disco sulla propria piattaforma personale?
Ciò che apprezziamo, comunque, è che Kanye West ci stia provando, appoggiando quanto detto da James Blake e cercando delle soluzioni alternative invece di stare soltanto a guardare. Lui che può farlo, questa volta, è giusto che faccia discutere.