L’ascesa cool di Steve Lacy

È passato più di un mese dall’uscita di Gemini Rights, secondo album in studio di Steve Lacy, che nell’ultimo periodo ha dovuto assorbire gli elogi di chi ha accostato le sue doti musicali a quelle di Stevie Wonder e Prince. Possiamo quindi affermarlo: alcune tracce contenute all’interno del disco hanno contribuito a far fare un salto di qualità decisivo al 24enne di Compton. Static, Bad Habit e Sunshine sono i singoli che hanno guadagnato maggiore viralità, e proprio i video di questi ultimi due pezzi, pubblicati sul canale YouTube dell’artista, sono in grado di testimoniare l’evoluzione attitudinale e stilistica di Steve. Non è più il ragazzo con l’estetica mostrata sulla cover o nel video musicale di Dark Red. Ha alzato la cresta e non vuole più continuare il suo percorso mantenendo un profilo basso.

Alcuni outfit – in generale – godono spesso di un intrinseco potere comunicativo, ed è proprio nei vestiti e nel look che risiede l’epicentro del suo cambiamento. Nei suoi “vecchi” outfit c’è una vicinanza stilistica molto prossima alla figura di Mac DeMarco, padre musicale di una nicchia della scena musicale Indie pop, e figura di riferimento per artisti del calibro di Tyler, The Creator specialmente nel periodo iniziale della loro carriera. Vans Authentic, calzini colorati, snapback o camp cap e camicia di flanella: il modo di vestire che accomuna molti artisti indie è stato per anni la comfort zone di Lacy, che ha gradualmente abbandonato alzando di gran lunga il livello dei suoi look.

Eppure, non scopriamo il gusto di Steve Lacy solamente oggi. La copertina del suo primo album ufficiale, “Apollo XXI”, risalente al 2019, lo ritrae disteso sull’ambito pezzo di design firmato da Verner Panton conosciuto come Living Tower. Quella cover, e più nello specifico, gli scatti di quella campagna, ritraggono il chitarrista dei “The Internet” in mocassini abbinati ad un completo senza camicia sotto, avvicinandosi così con netto anticipo al trend di oggi.

La cover di Apollo XXI non fu l’unico segno di un approccio più fashion di Lacy, in quanto, l’anno precedente, in occasione della sfilata per la collezione Spring ’19 di Louis Vuitton, l’artista ha sfilato al fianco di Playboi Carti e Dev Hynes, arrivando ad essere protagonista della Love Parade di Alessandro Michele nel 2021.

Insomma, Steve Lacy ha mosso anno dopo anno passi significativi nel mondo della moda e di ciò che è considerato cool, senza mai provare a nasconderci ciò. Il suo account Instagram è a tutti gli effetti una vetrina digitale di occhiali, motivo per cui Kanye West ha utilizzato la sua figura per fare placement (chiamiamolo così) dei nuovi occhiali YEEZY. Dunque, da oggi in poi i brand eyewear sanno su chi puntare per ottenere un discreto ritorno di immagine. È stato il caso dell’ormai iconico occhiale firmato Linda Farrow “Bernhard Willhem 3 C12 Mask Sunglasses”, caratterizzato da un design ibrido tra una mascherina da sub e un occhiale da “science class”, stando a quanto hanno giudicato alcuni utenti su Reddit.

Cos’ha di incredibile la parabola crescente di Steve Lacy? La sua musica e la sua estetica si sono elevati a livelli altissimi di pari passo. Entrambi i suoi lati sono timidamente emersi qualche anno fa, arrivando a consolidarsi in un 2022 che sarà da ricordare per lo statunitense, che può finalmente emanciparsi dalla figura in cui si era calato con molta umiltà, ovvero quella dell’artista che ha imparato a comporre musica grazie a Guitar Hero e Garage Band. Esattamente come recita il “matching tattoo” di Lacy, Kanye e Lil Uzi Vert, “We Here Forever Technically”, la musica di Steve Lacy vuole lasciare il segno per durare in eternità.