Kanye West non passa mai inosservato. L’eccentrica icona della musica e della moda conferma anno dopo anno la sua influenza, lasciando poco spazio ad altri pretendenti al trono.
Poliedrico, eccentrico e a tratti folle, Mr. West conosce bene la portata del suo successo e quel “Sono senza dubbio il più grande artista di tutti i tempi” non è da discutere, è semplicemente un dato di fatto pronunciato ai microfoni di Apple Music poco tempo fa. Ha ragione?
Billboard lo ha consacrato primo tra i Top Album del decennio e Rolling Stone USA ha proclamato il suo “My Beautiful Dark Twisted Fantasy” come il miglior disco uscito in questa decade.
Forse è il migliore di sempre, o forse no, ma in qualcosa è pressoché imbattibile: divorarsi il palco.
Sono molti i suoi interventi e live passati alla storia come eventi mitologici, alcuni di questi hanno addirittura segnato uno spartiacque e cambiato la rotta non solo della musica, ma della cultura pop in generale.
Ecco la lista dei nostri 15 “dovevo esserci”.
1. Kanye West al David Letterman Show, 2004.
Il live di “All Falls Down” al David Letterman Show è stata una delle prime occasioni in cui il mondo ha visto davvero Kanye West che si presenta alle telecamere come rapper, dopo aver deciso di non voler essere più considerato solo un producer. Con il colletto della polo in bella vista e la voce limpida, Kanye diventa il rapper che l’America ama amare.
2. Kanye West alla 47° edizione dei Grammy, 2005.
Un anno dopo Mr. West vince il premio per il miglior album rap ai Grammy Awards con il disco “The College Dropout”. Ye sale sul palco per ritirarlo e dà a tutti uno dei primi assaggi della sua caparbietà.
“Tutti volevano sapere cosa avrei fatto se non avessi vinto. Mi sa che non lo sapremo mai.”.
3. Kanye West al Concert for Hurricane Relief, 2005.
È sempre il 2005 e Kanye partecipa a una raccolta fondi in diretta tv subito dopo l’uragano Katrina, la tempesta che in pochi giorni ha devastato metà degli Stati Uniti. West non si attiene al copione datogli dalla regia neanche per 3 secondi, insinuando davanti a tutto il Paese che il motivo per cui gli aiuti non arrivavano rapidamente agli sfollati, per la maggior parte neri, fosse proprio il colore della loro pelle, aggiungendo che a George Bush non fregasse nulla degli afroamericani.
Insulti razzisti al Presidente in diretta nazionale? Quella fu senza alcun dubbio la notte peggiore mai passata dagli autori del Concert for Hurricane Relief.
4. Kanye West agli AMA, 2008.
Nel 2008 Kanye si presenta agli AMA e porta con sé un pezzo di “808’s & Heartbreak“, un disco scritto in due mesi e nel pieno di diverse turbolenze personali, riassunto da una copertina ideata da Virgil Abloh che presenta al mondo solo un cuore di carta pesta rosso su sfondo bianco. Carico del suo ego e di altrettanto auto-tune, Yeezy sale sul palco e canta il singolo “Heartless”, dando prova di avere tra le mani un progetto totalmente diverso da tutti i suoi lavori precedenti e di qualunque cosa uscita fino a quel momento in assoluto.
5. Kanye West agli MTV Video Music Awards, 2009.
L’intervento di Ye ai VMA del 2009 è oramai di dominio pubblico, anche noi abbiamo recentemente rispolverato l’accaduto. Taylor Swift viene chiamata a ritirare il suo premio per il miglior video femminile, ma non riesce a concludere i suoi ringraziamenti perché Kanye, ubriaco e in occhiali scuri, le strappa il microfono dalle mani per dire la sua. West urla al pubblico che a meritare quel riconoscimento non è la Swift, ma Beyoncé, insinuando di nuovo l’esistenza di una discriminazione razziale alla base di questa decisione.
Un uomo nero adulto che bulleggia una ragazzina bianca in diretta nazionale? Kanye si trasforma improvvisamente nel rapper che l’America ama odiare.
“Hey Taylor, sono molto felice per te, poi ti lascio finire. Ma Beyoncé ha fatto uno dei migliori video di tutti i tempi, il miglior video di tutti i tempi”.
6. Kanye West – di nuovo – agli MTV Video Music Awards, 2010.
L’anno seguente Kanye torna ai VMA, ma in un mood totalmente differente. È appena uscito “My Beautiful Dark Twisted Fantasy”, uno dei più grandi capolavori del rapper. Tra le tracce di questo disco c’è il brano “Runaway”, destinato a diventare uno dei singoli più iconici dell’ultimo decennio.
Kanye sale sul palco in completo rosso, accompagnato da Pusha T e un corpo di ballerine, per ricordare al mondo intero who the fuck is Kanye West.
7. Kanye West a Parigi, 2012.
Se parliamo di momenti che hanno cambiato la storia del rap, degna di nota è una delle migliori esibizioni di sempre. È il 2012 e a Parigi Kanye West e Jay Z si aggiudicano il record per il “pezzo suonato il maggior numero di volte a un concerto”. “Niggas in Paris” viene ripetuta per 12 volte di fila, per un totale di trenta minuti ininterrotti, nel più completo delirio della folla.
Per correttezza d’informazione facciamo presente che questo titolo non appartiene più a Ye, ma è rimasto in un certo senso sotto lo stesso tetto. È Travis Scott con “goosebumps” a strapparglielo anni dopo, ripetendo il singolo per ben 14 volte in un live in Oklahoma.
8. Kanye West ai SNL, 2013.
Con le due esibizioni al Saturday Night Live del 2013, Kanye presenta al mondo il nuovo disco “Yeezus”, una delle sue produzioni più controverse. Ma l’album non è l’unica cosa nuova portata su quel palco, anche Kanye è diverso. È il nuovo West, che canta e urla mettendo in scena la sua poliedricità e la sua follia.
9. Kanye West con Zane Lowe, 2013.
Kanye, dopo aver chiamato il suo disco con lo stesso nome di Cristo, parla della traccia “I Am A God”, sfoderando tutta la sua umiltà.
“Ho fatto quella canzone perché sono un Dio. Non credo ci siano molte altre spiegazioni. Non ho intenzione di sedermi qui e difendermi. Questo è rock’n’roll, amico. Questa è la musica rap. Sono un Dio. E adesso?”
10. Kanye West ai BRIT Awards, 2015.
Quella ai BRIT Awards del 2015 è forse la più colossale esibizione di Ye in assoluto. Kanye sale sul palco circondato da un esercito di uomini neri incappucciati e, illuminato da lanciafiamme e ego, canta la sua “All Day”.
Now, who the fuck is your God?
11. Kanye West al Glastonbury Festival, 2015.
Kanye sta per salire sul palco e la sensazione generale è che nessuno sappia esattamente come andrà a finire. West viene da una serie di live fantastici e altri mediocri, YouTube si è riempito di video imbarazzanti girati durante i suoi concerti e Ye stavolta non deve sbagliare. West non si preoccupa della folla, si esibisce da solo sul palco, sotto un soffitto di luci bianche abbaglianti.
12. Kanye West nello Studio Ovale, 2018.
L’interesse di Kanye per la politica è esploso negli ultimi anni, tanto da rendere plausibile una sua candidatura per la presidenza degli Stati Uniti nel 2024. L’11 Ottobre del 2018 Ye entra nello Studio Ovale della Casa Bianca per dichiarare, davanti alle telecamere di tutto il Paese, il suo totale sostegno a Donald Trump.
Kanye, tornato in sé, ritratterà in seguito queste dichiarazioni.
13. Kanye West al David Letterman Show Season 2, 2019.
15 anni dopo la prima volta, Kanye si trova di nuovo davanti a David Letterman e l’argomento di conversazione questa volta è decisamente più intimo. Ye, privo di tendenze di onnipotenza, parla apertamente della sua carriera e dei suoi problemi personali, raccontando a tutto il mondo della bipolarità che gli è stata diagnosticata e di cosa succede dentro la sua testa quando si sente male.
14. Kanye west “Sunday service Experience” The Forum, 2019
Assieme alla politica, Kanye ha incontrato un’altra illuminazione: la fede. Il rapper ha ritrovato la sua fiducia in Cristo, attaccandovisi con unghie e denti per uscire da un periodo personale difficile. Il risultato è il Sunday Service, la personale concezione di chiesa di Kanye, con le sue messe e le sue preghiere.
15. Kanye West al “Jimmy Kimmel Live!”, 2019.
Kanye appare a sorpresa al “Jimmy Kimmel Live!” e il cambiamento da mesi palpabile si palesa senza riserve. Il nuovo West sente di avere una missione, e la porterà a termine.
“Sento che ci sono così poche persone in una posizione come la mia per essere in grado di esprimere la propria opinione, sento che Dio mi sta usando come voce, e uso il coro del Sunday Service. Dio mi ha chiamato e ora ho dato la mia vita a Gesù Cristo e lavoro per Dio”.