“Future Nostalgia” di Dua Lipa è uscito oggi in un giorno non programmato, perché dopo due anni di lavoro qualcosa nella sua ultima settimana è andato storto.
Un paio di giorni fa abbiamo aperto Instagram e ci siamo trovati davanti Dua Lipa in lacrime, stava spiegando in una diretta il cambio di rotta dei suoi programmi: il suo disco, “Future Nostalgia”, era stato leakato online quel fine settimana. Nello spiegare cosa sarebbe successo e quali scelte avrebbe preso, la cantante britannica si è interrotta per trattenere il pianto, si è asciugata le lacrime sfuggite, ha preso un gran respiro e dopo un “anyway” disinvolto ha ricominciato a parlare del progetto, continuando a tirar su col naso per tutto il resto del tempo.
Dua Lipa non ha dato spazio ai suoi traditori, né tantomeno ha fatto quella diretta per disperarsi online cercando conforto tra i fan, al contrario, ha cercato di far capire quale fosse il senso dietro al suo disco e ha annunciato che l’uscita sarebbe stata anticipata di una settimana, esattamente a oggi. “Spero che vi faccia sorridere, che vi faccia ballare, soprattutto in un periodo difficile come questo” ha detto la cantante che, in un certo senso, ha sfruttato l’occasione per fare un regalo a coloro che amano davvero la sua musica.
Il secondo album è sempre accompagnato da molte pressioni e non volevo permettere a queste di infierire, quindi sono stata in studio con i miei amici a fare qualcosa di cui ero orgogliosa.
Dua Lipa nella diretta Instagram
Il secondo disco è sempre il più difficile, pieno di pressioni e responsabilità, proprio quello che gli anglosassoni chiamano “second album syndrome”, e dopo due anni di lavoro Dua Lipa se lo è visto scivolare impotente tra le mani. La musica sembra volatile, purtroppo, un file che contiene un insieme di note, di frasi, una melodia così semplice che sembra normale potersene impossessare come se nulla fosse. Eppure non è affatto così.
Tralasciando lo sfruttamento di piattaforme illecite, quello dei leak è un problema molto ampio nel panorama italiano e internazionale. Ci sono artisti che vivono di leak, li sfruttano a proprio vantaggio per attirare l’attenzione, per la promo stessa, esattamente come abbiamo visto con Lil Uzi, ma c’è differenza quando la scelta la fa il proprietario del prodotto e quando no. Un intero disco, inoltre, è molto diverso da un frammento di un brano.
Se un disco esce con una data, non capisco perché ci debba essere sempre qualcuno che si sente più bello degli altri che lo scarica illegalmente qualche giorno prima e lo mette a disposizione di altri coglioni come lui che non sanno aspettare. Non definitevi fan se fate questo.
Lazza su Instagram, 2019
Questa situazione l’abbiamo vissuta ampiamente con “Yandhi”, un intero progetto andato perso perché leakato in ogni dove: un disco fantasma che non sentiremo mai come avrebbe voluto Kanye e che resterà a vagare nell’Internet come un monito alle nostre azioni.
Spesso il problema è l’avidità e l’ossessione: consideriamo la musica come nostra solo perché intangibile. Non ci rendiamo conto che anche l’esatto momento di uscita di un disco fa parte del processo creativo e ci divertiamo a togliere all’artista il privilegio del compimento. E se artisti come Carti o Lil Uzi un poco ci si divertono, altri come Kanye, Posty e oggi Dua Lipa ci fanno capire che per loro è una gran bella fitta al cuore.
Ma lo capiremo mai davvero?