Olimpiadi è sempre stato sinonimo di nuove costruzioni, enormi e costose nuove costruzioni. Per sostenere il numero di competizioni sportive e il flusso di persone, infatti, i paesi ospitanti si sono sempre ritrovati a investire cifre spropositate.
Ovviamente nessuno vuole fare brutta figura con il resto del mondo, di conseguenza ogni nazione si impegna al massimo per realizzare infrastrutture, palazzetti e villaggi sempre più moderni e d’impatto. Ma Parigi 2024 sarà diversa. Mentre in Italia si discute per la costruzione di nuove infrastrutture o la rivalutazione di impianti già esistenti per Milano Cortina 2026, le prossime Olimpiadi estive potrebbero essere non solo le più sostenibili di sempre, ma anche le più scenografiche. Infatti, il 95% delle location in cui si svolgeranno le 32 discipline scelte, tra cui la nuova entrate Break Dance, saranno strutture già esistenti – solo ristrutturate se necessario – o temporanee, i cui materiali di costruzione verranno successivamente riutilizzato o riciclati. Seguendo un approccio sostenibile ed economico, solamente due – l’Aquatics Centre e il Bourget Sport Climbing – sono a tutti gli effetti nuove strutture permanenti costruite per l’occasione.
Escludendo quindi arrampicata, nuoto artistico, tuffi e pallanuoto, tutte le altre discipline si svolgeranno in impianti temporanei o già esistenti, sfruttando la storicità e l’effetto wow di edifici e luoghi emblematici della città. Se l’obiettivo è quello di portare lo sport in città e aprire le porte al pubblico, quale location migliore del giardino Campo di Marte, con la Torre Eiffel sullo sfondo, per guardare le gare di beach volley? E le location mozzafiato non finiscono qui. I giardini della Reggia di Versailles si trasformeranno infatti nella location per le gare di equitazione, mentre la spianata des Invalides ospiterà il tiro con l’arco e Place de la Concorde sarà la sede di skateboard, BMX freestyle e break dance.
Le viste stupefacenti non mancheranno, ma Parigi 2024 non sarà a corto nemmeno di strutture degne di nota. Una delle più affascinanti è sicuramente il Grand Palais, un gigantesco padiglione in acciaio e vetro recentemente ristrutturato per le gare di scherma. E infine gli stadi. Stade de France, Roland Garros e Parco dei Principi di Parigi, ma anche il Vélodrome di Marsiglia, il Matmut-Atlantique di Bordeaux e il Parc Olympique di Lione: tutte strutture tra le più celebri e riconoscibili del mondo.
Logicamente non tutti i paesi possono vantare una così ampia scelta di luoghi iconici e strutture già esistenti da sfruttare, ma almeno in questo caso già l’obiettivo era nobile: ridurre l’impatto ambientale al minimo, lasciando tutto com’è.