Le migliori collaborazioni di New Balance del 2020

Quando un brand può vantare un fatturato di 4,5 miliardi di dollari, una presenza radicata in 120 paesi nel mondo e fan di spicco come Rihanna, Justin Bieber, Kawhi Leonard e Timothée Chalamet, le ragioni per spiegare un successo simile sono probabilmente diverse e intrecciate tra loro.
Dalla nascita a Boston nel lontano 1906 a oggi, New Balance ha attraversato in effetti epoche diverse, mantenendo inalterato l’appeal esercitato, sui consumatori più disparati, da quella N maiuscola che si staglia sul lato delle calzature.

Negli ultimi tempi la label ha inoltre cavalcato l’ondata normcore che dilagava nell’industria della moda, moltiplicando allo stesso tempo le collaborazioni, per le quali si è mossa con disinvoltura tra nomi storici del casualwear, stilisti di nicchia, griffe più o meno emergenti della scena street.
In occasione dell’arrivo negli store, il 17 dicembre, della capsule Levi’s x New Balance, abbiamo deciso di riepilogare le principali collaborazioni portate avanti dal marchio nel 2020, iniziando proprio dalla più recente. 

Levi’s

La co-lab con Levi’s sancisce l’unione tra due realtà emblematiche del lifestyle americano. Poiché il brand di San Francisco è sinonimo pressoché universale di jeans, la partnership non poteva non imperniarsi sulla tela blu: così la NB 1300 uscita in primavera mescolava suède beige, denim ricavato da deadstock White Oak Mill e dettagli arancioni, mentre nel drop di questi giorni sono comprese tre nuove varianti della 327, una runner dal sapore retrò su cui si alternano scamosciato e inserti di jeans in varie gradazioni. Più discreta, invece, la presenza del denim nell’ultima silhouette presentata, la 992.

Aimé Leon Dore

La partnership con Aimé Leon Dore si attiene alla cifra stilistica della label di Teddy Santis, cioè preppy newyorchese “sporcato” da accenti sportivi e workwear, un blend trasposto nelle trainers NB più rappresentative, a cominciare dalle mitiche 997 in tonalità chiare, accese da sprazzi di colore pop (giallo, fucsia, turchese…). Solo nell’ultimo anno, il marchio ha firmato ben tre modelli di calzature: le 827Abzorb, in cui le cromie bold profilano ed enfatizzano la costruzione della scarpa; le 550 dai tratti eighties; e le 1300, declinate in due colorway brillanti nelle nuance del rosa e verdone.
Ogni release era accompagnata da scatti ricalcati su quelli delle vecchie campagne New Balance, tra signori attempati ma innegabilmente cool, vestiti di tutto punto, e giocatori di basket che posano in gruppo.

Casablanca

Di recente New Balance ha unito le forze con Casablanca, griffe molto apprezzata per il connubio di eleganza parigina rilassata e richiami all’atmosfera vibrante, a tinte forti del Marocco. Il creative director Charaf Tajer si è concentrato sulle 327: le sue Tennis Club, apparse in passerella a gennaio, si facevano notare per gli intensi cromatismi – arancio e verde smeraldo – sulla tomaia. Nei due modelli usciti a settembre, invece, il ricorso al colore, più contenuto, si limitava ai profili della N extra size, oppure alla stessa iniziale tinta di nero. 

No Vacancy Inn 

New Balance guarda anche all’universo street, come nel caso di No Vacancy Inn, collettivo multidisciplinare che passa senza soluzione di continuità dalla moda all’arte, alla musica: lo scorso maggio 400 paia di trainers 650 dai colori terrosi sono finite all’asta su StockX, andando esaurite com’era prevedibile in tempi record.

Aries

Altra etichetta streetwear chiamata a collaborare è la londinese Aries, che fonde elementi urban, high fashion e subculture varie, filtrando il tutto attraverso uno sguardo fresco e ironico. Quest’ultima caratteristica la si può ritrovare nelle 327 rilasciate circa un mese fa, aggiornate mediante l’innesto di rifiniture e print riflettenti.

Patta

Edson Sabajo e Guillaume Schmidt, il duo dietro il brand olandese Patta, hanno svelato una limited edition con New Balance negli scatti del lookbook per la stagione autunno/inverno 2020: una 920 dalle cromie neutre in cui si alternano nabuk, mesh e camoscio, con la N laterale e altre sezioni in materiali rifrangenti. 

JJJJound

Ad agosto NB è tornata a collaborare con JJJJound, abbracciando nuovamente l’approccio less is more dello studio di design canadese, tradotto stavolta nelle 992. Le peculiarità di queste chunky sneakers, proposte in due schemi di colore basati su grigio e verde, sono concentrate nella suola, segnata da linee lievemente sfalsate e particolari metallici. 

Joe Freshgoods

Svelato a febbraio in occasione dell’All Star Game di Chicago, il drop Don’t Be Mad x New Balance, in tandem con il designer Joe Freshgoods, ruotava intorno al concetto apparentemente nonsense del “No Emotions Are Emotions”, che il diretto interessato spiegava essere un tentativo di lasciar parlare il proprio lavoro, mettendo da parte narrazioni, sovrastrutture e quant’altro. Così le NB 992 “Anatomy of a Heart”, tenendo fede alla dicitura nel nome, si ricoprivano dei colori dell’organo muscolare, dal bordeaux al viola, mentre le OMN1S in rosa degradé, dedicate alla star dei Los Angeles Clippers Kawhi Leonard, esibivano un motivo all-over di emoticon.

Salehe Bembury

Qualche mese fa New Balance ha coinvolto in una co-lab Salehe Bembury, tra le personalità di maggior rilievo della sneakers culture contemporanea, già footwear designer di Yeezy, passato nel 2017 a ricoprire lo stesso ruolo da Versace. Per il marchio Usa Bembury ha recuperato la silhouette 2002R, tingendola delle nuance calde che definiscono il paesaggio dell’Antelope Canyon, in Arizona: l’arancione delle pareti di arenaria, il giallo, il rosso, oltre alla sfumatura cerulea delle nuvole; le spruzzature sulla midsole simulano invece la patina di terra che si posa sulle scarpe dopo un’escursione.

Junya Watanabe + Comme des Garçons

Il fascino old school delle scarpe NB non lascia indifferente nemmeno lo stilista Junya Watanabe, che del resto ha il pallino dell’abbigliamento tradizionale e si associa spesso e volentieri ai brand di riferimento nei rispettivi settori (sport, workwear eccetera.). Le calzature con la N hanno scandito dunque numerose collezioni della label, dalle 576 ultraminimaliste della primavera/estate 2010 alle 1500 con costruzione a pannelli (autunno/inverno 2019), fino alle Numeric 379 dello scorso luglio, una sneaker da skate in suede.
Dato che Watanabe è da sempre nel team di design Comme des Garçons, c’è probabilmente il suo zampino dietro le varie limited edition realizzate per la linea CdG Homme da NB; l’ultima arrivata è la Pro Court Cup, una low top basica contraddistinta dalle impunture che corrono lungo la suola.