Le pellicce di Prada ci ricordano che siamo umani

Miuccia Prada e Raf Simons ci dicono: non c’è niente di più umano nel sentire il bisogno di essere scaldati. La visione dietro alla nuova collezione uomo FW25 di Prada sembra infatti suggerire che seguire l’istinto può bastare come semplicissima “giustificazione” al modo in cui decidiamo di vestirci – anche e soprattutto quando si tratta di pelliccia

L’uso massiccio (almeno visti gli standard di questi tempi) di pelliccia nella collezione è un messaggio molto umano – al contrario di quello che uno potrebbe pensare intorno all’uso del materiale, della sostenibilità e del rispetto degli animali. La pelliccia usata in collezione sembra essere vera ma non lo è; il brand ne ha abbandonato l’uso nel 2020 unendosi al Fur Free Retailer Program seguendo la linea di molti altri brand che già dal 2017 si erano mossi per eliminarla – basti pensare alla rinuncia di tutti i brand del gruppo Kering, di multimarca di lusso come Selfridges e dei divieti di alcuni paesi europei e non.

«Il corpo si veste seguendo l’istinto, libero dai vincoli della ragione».
Prada

Usare uno dei materiali più anacronistici dei nostri tempi potrebbe quindi sembrare un messaggio provocatorio ma è ben lontano dall’esserlo. Anzi è proprio la rimozione degli strati di giudizio (che nel comunicato Prada chiama “decisioni programmate”) che lascia spazio alla creazione libera della collezione – i cui capi sono descritti invece come “gesti spontanei”

«Le decisioni programmate lasciano il posto alla verità e all’onestà delle scelte spontanee. Nell’istintivo possono rivelarsi una nuova raffinatezza e un’eleganza intima, selvaggia».
Prada

Una collezione che “indaga la natura umana e gli impulsi viscerali quali strumenti essenziali della creatività, esplorando le reazioni istintive, le risposte automatiche”, non poteva però che rifarsi a materiali che sono da sempre alla base della sopravvivenza. I due designer rintracciano l’origine dei capi più discussi dopo lo show proprio all’atto primordiale di protezione del corpo generando nuovi (ma antichi) significati per questo materiale.

Un atto capace da solo di generare un discorso nuovo intorno all’uso di questo materiale spostando l’attenzione da simbolo di crudeltà animale a gesto naturale, selvaggio e puro – anche se finta. É come se Miuccia e Raf avessero voluto rassicurarci: puoi ricoprirti di pelliccia, nessuno ti giudicherà, andrà tutto bene, sei solo umano e hai bisogno di calore.