Le sneaker sono sempre più sottili

Le sneaker si sono ufficialmente assottigliate. Negli ultimi anni le silhouette si sono snellite guidate da una fortissima influenza vintage.

L’attenzione si è spostata da silhouette chunky come quella delle New Balance (e di tutte le altre “dad shoes”) a una sottile come quella delle Speedcat di Puma, considerate le scarpe più hot di questi mesi da Lyst. È questo modello per primo a dimostrare il cambiamento: hanno la suola sottile e la punta arrotondata riprendendo fedelmente la linea delle scarpe originali create dal brand nel 1999 per le performance sportive di Formula 1.

La stessa cosa vale anche per le Samba nate già negli anni ’50 come scarpe da calcio resistenti a terreni ghiacciati, le Taekwondo di adidas, proposte dopo l’ingresso di questo sport alle Olimpiadi del 1988 e per le Mexico 66 di Onitsuka Tiger, create per gli sportivi delle Olimpiadi del 1968.

Ed è proprio il legame di questi modelli con lo sport a definirne il design: le suole delle scarpe da performance dovevano infatti essere sottili abbastanza da piegare agilmente la punta del piede per non ostacolare il movimento.

Una combinazione di caratteristiche particolarmente centrale nei trend di moda di quest’anno, in cui hanno regnato scarpe come ballerine, mocassini e “naked shoes” (come le Vibram e le Zero di Balenciaga).