Prima la corsa frenetica ai mercatini e la caccia ai pezzi vintage più rari, poi la reinterpretazione del mondo streetwear e, infine, la rincorsa dell’alta moda: negli ultimi anni l’abbigliamento da lavoro è ufficialmente uscito da cantieri e officine, diventando una tendenza a tutti gli effetti. Ed è per questo che, oggi, anche le ferramenta sono diventate un luogo in cui fare shopping.
Infatti, analizzando le tendenze di acquisto in 300 punti vendita nel nostro paese, DFL Gruppo Lamura – uno dei principali distributori di ferramenta in Italia – ha scoperto che ben uno su 5 non viene effettuato per motivi lavorativi. Ma non solo, di questi acquisti, solo il 28% è di lavoratori che, fedeli alle loro divise, scelgono di indossarle anche nel tempo libero: il restante 70% è dettato da una scelta di gusto personale. Gli utilizzi sono tra i più svariati, ma è ovvio che il motivo principale sia proprio la volontà di acquistare capi “trendy”, ma a prezzi ragionevoli.
I dati, per quanto stravaganti, non sorprendono. Nei primi tre mesi dell’anno, uno dei prodotti più cercati su Lyst era proprio la famosa Detroit Jacket di Carhartt – finita al centro dell’attenzione per le varianti proposte da Louis Vuitton e Miu Miu -, mentre sulle recenti passerelle hanno dominato anche versioni lux di pantaloni double-knee, salopette e altri giacconi d’ispirazione workwear. E la collaborazione tra Carhartt WIP e Sacai? Una delle più apprezzate della stagione.
Negozi che fino ad ora erano frequentati esclusivamente da lavoratori, quindi, si stanno lentamente trasformando nelle nuove boutique di moda in cui ricreare l’outfit perfetto. Comodità o tendenza?