La Logo Campaign di GCDS firmata da BLEUMODE

Sin dalle sue primissime collezioni, Giuliano Calza ha utilizzato in modo molto frequente e originale il logo come potente mezzo d’espressione per comunicare l’identità di un brand legato tanto alla cultura pop quanto al Made in Italy e allo streetwear. Si tratta di una caratteristica che va ben oltre alla logomania che periodicamente va e viene tra le tendenze della moda e va piuttosto interpretata come parte integrante dell’estetica del marchio.

È proprio questo che ora viene celebrato con la Logo Campaign, una campagna in cui viene chiesto a vari artisti di reinterpretare quella combinazione di quattro lettere secondo un approccio individuale.

Tra i talenti selezionati troviamo Julien Boudet, artista e fotografo streetwear francese noto per il suo tratto unico, capace di catturare dettagli fuori dal comune. BLEUMODE, questo il suo nome d’arte, è conosciuto grazie al suo personalissimo linguaggio che colma il divario tra le arti visive, la fine art, le sottoculture musicali e l’estetica sportiva. Nei suoi lavori multidisciplinari che toccano il campo della fotografia, della scultura e delle installazioni emerge chiaramente il suo amore per i simboli e per le auto sportive, tra opulenza e contemporaneità.

Negli scatti da lui realizzati per il progetto, la sigla GCDS viene inaspettatamente immaginata con audacia e irriverenza, diventando un tatuaggio all over sulle gambe scoperte di una modella o carta da regalo con cui rivestire una motocicletta e una supercar, tecnica, quest’ultima, che ricorda le opere della recente mostra “FORGET ME NOT”.

Fatta eccezione per una t-shirt blu bagnata e un paio di mules in eco-pelliccia, l’attenzione è tutta rivolta verso il valore concettuale del logo, perché lo scopo della campagna non è quello di raccontare un prodotto, ma rappresentare uno stile.