L’Unione Europea dichiara illegale il monopolio di SIAE

Il monopolio SIAE è illegale. D’ora in poi anche le società commerciali potranno operare come società di collecting.

A stabilirlo è la Corte di Giustizia che, nell’affrontare una controversia legale tra Soundreef e Jamendo, società di collecting di Lussemburgo, si è resa conto che la normativa italiana limitava la libera prestazione di questo tipo di servizi.

Era il 2017 quando nacque un importante contenzioso tra l’ormai monopolista della gestione del diritto d’autore, ossia SIAE, e Soundreef, la startup fondata dall’imprenditore romano Davide D’Atri. Il legislatore italiano aveva tolto l’esclusiva a SIAE, ma c’era comunque l’obbligo per le collecting private, ovvero Soundreef, di utilizzare delle società non a scopo di lucro a cui appoggiarsi, come difatti ha fatto con Lea.

A seguito di un contenzioso tra Lea e Jamendo, però, il Tribunale di Roma ha messo in dubbio quella stessa direttiva che al tempo aveva tolto a SIAE l’esclusiva e ha deciso di rimandare tutto alla Corte di Giustizia.

Insomma, il mercato era già tecnicamente liberalizzato, ma in pratica SIAE continuava a mantenere il controllo. Questa nuova sentenza ha particolare importanza in quanto permette anche alle società commerciali di operare da collecting. Motivo per cui, ad esempio, chi organizza una festa o un evento non sarà più costretto a pagare SIAE nel caso decidesse di utilizzare musica gestita da altri enti.