Marracash ed Elodie come Marina Abramović e Ulay nel 1980

Noi, Loro, Gli Altri” di Marracash è uscito questa notte, un progetto lanciato a sorpresa che ha momentaneamente messo in pausa il nostro continuo ascolto di “Persona“.

Nel disco, dalla durata di 43 minuti, Marra torna ad affrontare una tematica legata all’uomo, non più dal punto di vista individuale, bensì quello collettivo. “Oggi che tutti lottiamo così tanto per difendere le nostre identità, abbiamo perso di vista quella collettiva”, afferma Marra in “COSPLAYER“, “l’abbiamo frammentata: noi, loro e gli altri. Persone.”

Nonostante il rapper abbia deciso di essere accompagnato da pochi nomi, ha voluto condire il progetto con una serie di sample e riferimenti artistici incredibilmente interessanti e che danno valore alle sue parole. Da “Vesti La Giubba” di Pavarotti in “PAGLIACCIO” a “Infinity” di Guru Josh nel pezzo con Guè, i riferimenti sono evidenti e riconoscibili, ma potrebbe essercene uno che è passato più inosservato.

Non si trova nel disco, bensì nel video di “Crazy Love” con Elodie che Marracash ha pubblicato nella notte insieme all’uscita del progetto. Il concept del video gira tutto attorno a un’opera realizzata da Marina Abramović nel 1980, insieme all’allora compagno Ulay.

L’opera, intitolata “Rest Energy“, consisteva in una performance in cui i due innamorati si aggrappavano entrambi alle parti opposte di un arco, lasciando andare il propio peso e tirando quindi la corda dell’arco. Un’azione che sarebbe potuta terminare con il lancio della freccia, puntata verso il petto di Marina. La performance, che l’artista ha definito la più difficile della sua vita, è durata ben 4 minuti, tempo in cui i due hanno tenuto lo sguardo fisso negli occhi dell’altro. Il messaggio: la fiducia, una fiducia pura che annienta il tempo e la paura.

Il riferimento nel video di Marracash è evidente, l’opera è riproposta nello stesso identico modo, con l’unica differenza che nel loro caso la freccia è rivolta verso il petto di lui. I due lottano con il fioretto per tutto la durata del brano, giocano a scherma totalmente ricoperti di bianco, e nell’esatto istante in cui lui colpisce lei – che inverosimilmente inizia a sanguinare – lei lascia andare la corda dell’arco e la freccia, inevitabilmente, colpisce.

“Crazy Love” e “Rest Energy” corrono in parallelo: iniziano con lo stesso intento, ma si concludo in maniera opposta.

Se ancora non avete ascoltato il disco, potete farlo adesso.

Foto di
Andrea Bianchera