Si chiama sample quella tecnica che consiste nel selezionare alcuni suoni di un brano già esistente al fine di inserirli in un’altra base strumentale. Gli albori di tale procedimento risalgono agli anni Quaranta e alla musique concrète, una corrente altamente sperimentale in cui i musicisti tagliavano e cucivano tra loro nastri su cui erano incise le più disparate registrazioni d’ambiente. Tuttavia la forma di campionamento che conosciamo oggi va attribuita al panorama dub reggae giamaicano degli anni Sessanta, dal quale l’hip hop americano l’ha ereditata e fatta sua grazie all’intuizione avuta da DJ Kool Herc nel 1973.
Ovviamente nel corso di questi cinquant’anni numerosissimi sono stati gli artisti che hanno seguito questo modello di composizione per i loro beat, ma uno fra tutti sembra aver varcato i confini esplorando ogni possibile fonte sonora: Kanye West. La sua carriera, sia come rapper che come producer, si è infatti contraddistinta per un uso frequente e spesso originale dei sample, i quali gli hanno permesso di ricontestualizzare canzoni provenienti dai più svariati generi in maniera sorprendentemente efficace e intelligente.
Dall’album di debutto “The College Dropout” alle più recenti uscite gli esempi sono tantissimi, ecco perché abbiamo deciso di selezionare alcuni fra i migliori.
Diamonds From Sierra Leone
Se “Diamonds From Sierra Leone” è uno dei brani più iconici di “Late Registration” è forse proprio grazie al sample presente al suo interno. La fonte di partenza della strumentale è infatti nientemeno che “Diamonds Are Forever” di Shirley Bassey, composta come colonna sonora per il film “Agente 007 – Una cascata di diamanti“. Soprattutto nella versione remix in collaborazione con Jay-Z, il rapper crea un parallelismo fra il tema del commercio di pietre preziose alla base della trama del settimo capitolo della saga di James Bond e la guerra civile scaturita in Sierra Leone a causa dell’appropriazione indebita di diamanti, riflettendo dunque sullo spesso ignorato costo a livello umano dei gioielli.
Stronger
Nel celeberrimo singolo “Stronger” tratto da “Graduation” Mr. West sfrutta la produzione dei Daft Punk per confezionare un brano destinato al successo planetario. A rendere la canzone particolarmente famosa è proprio il ritmo scandito dalle voci robotiche del duo francese, il quale proviene da un loro stesso pezzo: “Harder, Better, Faster, Stronger“. Anche in questo caso va detto che le atmosfere del sample e della canzone che lo contiene si sposano alla perfezione, dipingendo un immaginario futuristico e fantascientifico che va a braccetto con i numerosi riferimenti ad “Akira” presenti nel video e nel testo della canzone.
Power
Come dicevamo nell’introduzione, il grande talento di Kanye West consiste nel saper ricavare sample dai più disparati stili musicali e da svariate epoche. Nella maestosa hit “Power“, fra il ritornello e le strofe, fa capolino la frase urlata “21st Century Schizoid Men“, appartenente all’omonimo pezzo del celebre gruppo progressive rock King Crimson uscito nel 1969 e presto divenuto una pietra miliare del genere e della musica contemporanea. Il brano, una trascinante alternanza fra chitarre e voci distorte e sperimentali digressioni jazz, è un cupo ritratto degli incubi che affliggono l’uomo moderno. Ecco che, passati quarant’anni, la profetica invocazione dell’uomo schizoide del secolo successivo trova il suo azzeccatissimo posto nella riflessione sulle conseguenze del potere rappata da Ye.
Blame Game
Per questo altro estratto di “My Beautiful Dark Twisted Fantasy”, Ye ha scelto di campionare uno dei più poliedrici e innovativi artisti di musica elettronica dell’ultimo trentennio: Aphex Twin. Forse non tutti sanno che tra raffinate texture ritmiche e scatenati brani glitch, nel repertorio del compositore figurano ogni tanto anche ammalianti e nostalgiche melodie. Proprio una di queste, “Avril 14th“, è stata scelta da Kanye come base per “Blame Game“, una delle tracce più intime della sua opera magna. Le malinconiche note di pianoforte Disklavier del dj britannico diventano il sottofondo perfetto per una riflessione su una relazione ormai finita e per un lungo monologo finale eseguito dal comico Chris Rock. Fun fact: Richard David James sostiene di non aver mai autorizzato l’uso del sample.
Blood On The Leaves
Il repertorio soul e la black music sono le principali fonti a cui Mr. West e numerosi altri producer hip hop tendono ad attingere e le ragioni non sono certo difficili da indovinare. Nel settimo pezzo di “Yeezus”, “Blood on the Leaves“, Kanye sceglie di dialogare con una delle più celebri voci della musica afroamericana, ossia quella di Nina Simone nel suo struggente brano “Strange Fruit“, che parla di uno fra i peggiori drammi subiti nella storia dalla comunità nera: gli episodi di linciaggio. La cruda ed efficace immagine del “sangue sulle foglie”, che si riferisce all’impiccagione sugli alberi con cui si concludevano queste barbare rappresaglie, viene ricontestualizzata da Ye per parlare dell’incompatibilità tra il suo essere e quello di un’altra persona. Lo scenario quindi cambia, ma l’intensità dei liricismi abbinata al brutalismo della strumentale è semplicemente da brividi.
Heaven and Hell
“Children grow and women produce and / Men go working, some go stealing / Everyone’s got to make a living“. Leggendo questa frase avrete sicuramente intonato l’epico inizio della banger “Jenny from the Block” di Jennifer Lopez. In realtà la cantante non è stata l’unica a usarlo. Nel 2021 Kanye West ha ripreso la stessa idea per “Heaven and Hell“, brano presente all’interno dell’album “Donda” che è stato utilizzato anche come spot pubblicitario per il lancio di uno dei prodotti della collezione YZY Gap. L’artista ha infatti voluto usare lo stesso sample portato al successo da J.Lo nel 2002, ossia un estratto della canzone “Heaven & Hell Is on Earth” della 20th Century Steel Band. L’incipit è lo stesso, mentre lo sviluppo è totalmente differente, tuttavia l’efficacia del campionamento è innegabilmente alta in entrambi i casi.