Myss Keta, con “Paprika”, ci ha riportato i rapper di qualche anno fa

Lo stile da club di Myss Keta piace a tutti e il suo album “Paprika” lo dimostra al cento per cento, non solo per la quantità di rapper che è riuscita a tirarci dentro, ma per la facilità con cui hanno rappato sopra le basi.

Inutile dire che il progetto, per come è voluto, è geniale. Tutto quello che fino ad ora ci era stato somministrato in singoli, oggi ci è arrivato dritto in faccia senza darci la possibilità di scansarci: se ne ascolti una, le ascolti tutte. Una botta di 41 minuti in cui ti trovi insieme ai tuoi rapper preferiti, siamo tutti sulla stessa barca, viene quasi da pensare.

Paradossalmente l’album di Myss Keta ci ha fatto fare un salto nel passato, a quelle volte in cui il rap era solo incastri e divertimento. Artisti come Gemitaiz, Guè Pequeno e Luchè, trovandosi davanti un progetto come “Paprika“, hanno improvvisato quelle strofe da rappusi di cui tutti andavamo matti.

È un album particolare, ma dobbiamo ammettere è riuscito alla perfezione.