Gli anni ’80 sono stati un decennio fondamentale nella storia di New Balance. Non solo hanno visto il debutto di alcuni dei modelli più celebri del marchio americano, ma hanno anche segnato un cambio importante nell’estetica del brand senza intaccarne lo spirito guidato dalla performance sportiva, uno step che ha definito il percorso seguito da NB nei successivi trent’anni. Mentre la concorrenza si preparava ad affrontare la “lotta dei brevetti” a cavallo tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 con pubblicità accattivanti, tecnologie futuristiche e colorway sgargianti, l’approccio di New Balance sembrò voler ricordare a tutti una cosa tanto semplice quanto importante: il running è una cosa seria.
Proprio all’inizio degli anni ’80 furono presentati i primi modelli nel classico “grigio New Balance”. Il brand sembrò volersi spogliare di ogni fronzolo per mettere sotto ai riflettori tecnologia, performance ed esperienza dell’atleta, puntando tutto su qualità e manifattura.
New Balance è tra i pochissimi marchi di articoli sportivi che negli anni ’80 mantennero la produzione negli Stati Uniti, un dettaglio che può sembrare trascurabile ma che contribuì a creare un forte legame tra il brand e il pubblico statunitense, oltre a diventare rapidamente un valore aggiunto in termini di appeal nei mercati esteri.

Nel 1982 New Balance presenta ufficialmente la 990, da quel momento in poi cambierà tutto per il brand. I rischi per NB sono molti: al momento della release la 990 è la scarpa da corsa più costosa sul mercato e la prima della storia con un retail consigliato di $100. Già dalle prime recensioni pubblicate sui giornali di settore si capì che la nuova 990 sarebbe stata un successo: da molti fu considerata “state of the art” nel mondo delle scarpe da corsa e il meglio che il mercato delle calzature sportive potesse offrire in quel momento, confermandone un valore tale da poter giustificare l’impressionante prezzo. La classica 990 in suede grigio divenne rapidamente uno status symbol nell’America capitalista degli yuppies, un modo per affermare la propria posizione nelle gerarchie sociali anche durante l’attività fisica. Nei primi sei mesi New Balance ricevette ordini per 50.000 paia di 990 Made in USA, a fronte delle 5.000 paia vendute previste prima del lancio: un traguardo importantissimo per il brand.
Gli ottimi risultati ottenuti dalla 990 confermarono a New Balance che il nuovo approccio era quello giusto e, soltanto due anni dopo, il brande presentò la nuova 1300. In una recensione del 1985 la 1300 venne definita una “Rolls Royce per i piedi”: il perfetto compromesso tra lusso, tecnologia e performance. Il retail venne fissato a $130 (oltre $300 attuali) e per la campagna pubblicitaria della 1300 New Balance coniò l’ironica tagline “mortgage the house” (ipoteca la casa), ricordando a tutti che c’è una buona ragione se il nuovo modello costa così tanto.
La colorway grey/steel blue con cui la 1300 viene lanciata, con il classico suede grigio abbinato al mesh azzurro, riscosse enorme successo in Giappone. In pochi anni la New Balance M1300 divenne una delle sneakers più desiderate dai fan giapponesi del Made in USA collegando per sempre questa colorazione al Sol Levante. Nel corso degli anni attorno alla M1300 si è sviluppato una sorta di “culto” tra i collezionisti nipponici, rendendo questo modello quasi un simbolo della sneaker culture giapponese.
Nel 1995, a dieci anni dalla release originale, New Balance decise di realizzare una riedizione della M1300 il più fedele possibile all’originale, sempre Made in USA e destinata in esclusiva al mercato nipponico. Le particolari modalità di release della nuova 1300 resero praticamente impossibile l’acquisto ai fan del brand nel resto del mondo in un’era quasi “pre-internet”, rendendo ancora più evidente il legame presente tra il Giappone e la 1300.
Nel 2000 sugli scaffali dei negozi giapponesi arrivò la terza edizione della M1300, rinominata per l’occasione M1300J, in cui la J sta, ovviamente, per Japan. Anche questa volta il modello è realizzato negli USA e distribuito esclusivamente in Giappone, con un retail price di $300. Con il nuovo millennio anche le community di collezionisti diventano più attive e questa versione è quella che segna l’inizio dell’ossessione per la M1300 anche tra i collezionisti nel resto del mondo, con paia vendute online per prezzi esorbitanti.
Con l’uscita della M1300J iniziò anche una particolare tradizione per New Balance: da quel momento una nuova edizione della 1300 nella sua versione originale è stata rilasciata regolarmente ogni cinque anni, creando così un’attesa unica nel mondo delle sneakers. Anche oggi, con i social network a giocare un ruolo fondamentale nello sneaker game e un feed continuo di leak e informazioni sulle nuove uscite, è praticamente impossibile trovare una situazione paragonabile in cui i collezionisti sanno già con cinque o dieci anni di anticipo che, puntuale, arriverà una nuova 1300.

A partire dal 2010 la M1300J è stata nuovamente rinominata, diventando la M1300JP. Questa edizione della 1300 sarà la prima a essere distribuita fuori dall’Asia in una selezione di pochissimi account premium di New Balance.
Nel 2015 arriva la M1300JP2 e, ovviamente, quest’anno è stata rilasciata la M1300JP3. La versione 2020 della M1300 è stata molto chiacchierata nei mesi precedenti alla release: da tempo si vociferava dell’arrivo di una M1300 Made in Japan con un retail mostruso, mentre nel febbraio di quest’anno il modello è arrivato sugli scaffali di alcuni dei migliori sneaker store del mondo nella sua classica versione Made in USA con due importanti variazioni rispetto alle release precedenti: le taglie da bambino fanno il loro ritorno dopo 15 anni e, per la prima volta, le M1300 uscite dal celebre stabilimento New Balance di Skowhegan, Maine (lo stesso dove aveva sede il Super Team 33) sono realizzate con i pellami della Horween Leather Company, considerata da oltre cento anni una delle migliori concerie del mondo.
Nelle scorse settimane le voci circolate alla fine del 2019 sono finalmente state confermate, quando New Balance ha presentato ufficialmente la nuova M1300JPJ. Si tratta di una speciale versione Made in Japan della M1300JP3 in cui anche le parti della tomaia solitamente in mesh sono state realizzate in pelle, il tutto completato da uno special box e dei forma scarpe in legno a un prezzo di €600. Come da tradizione le pochissime paia realizzate della M1300JPJ sono state vendute in esclusiva per il mercato giapponese da newbalance.jp e le pochissime paia messe in vendita dopo la release hanno già raggiunto prezzi esorbitanti sui mercati secondari.
Shigeyuki Kunii, il direttore creativo dello store giapponese Mita Sneakers, ha pubblicato sul suo profilo Instagram la foto di un secondo paio celebrativo di 1300 ricevute in regalo da New Balance. Si tratta di una M1300 realizzata completamente in Shell Cordovan Leather giapponese, con lacci cerati e sole unit neri. In molti nei commenti hanno cercato di scoprire di più riguardo questa nuova colorway della M1300, ma Kunii ha subito specificato che quella da lui ricevuta è la versione “Friends & Family” della M1300JPJ, non destinata quindi alla vendita.
Sono trascorsi trentacinque anni dalla release della prima M1300, un periodo in cui il modello è diventato un’icona culturale lontano dagli Stati Uniti e prima che internet e i social network influenzassero inevitabilmente il mondo delle sneakers dando una dimensione globale a questa cultura. Serviranno altri cinque anni per vedere, ancora una volta, una M1300JP ma senza dubbio da qualche parte un fan di New Balance le sta già aspettando, pregustando la soddisfazione nell’allacciare il suo paio tanto desiderato.
La M1300JP sarà per sempre una pietra miliare nella storia di New Balance, oltre che un simbolo della sneaker culture giapponese e della sua influenza sulla cultura nel resto del mondo. Un onore riservato soltanto a poche leggende.