Il livello di attenzione di Nike nei confronti del proprio marchio è notevolmente aumentato nell’ultimo periodo e di conseguenza anche le mosse per tutelarne l’integrità. Non a caso lo Swoosh ha fatto causa a Warren Lotas che, con le WL Reaper, aveva imitato troppo fedelmente il design delle Dunk Low. Più recentemente, invece, c’è stato il caso tra Lil Nas X, MSCHF e il colosso di Beaverton legato alla vendita delle Air Max 97 “Satan”.
Nel mirino del brand è ora entrato Drip Creationz, shop online interamente incentrato sulla customizzazione di Air Force 1. Secondo quanto riportato da The Fashion Law, Nike avrebbe avviato una nuova causa contro l’azienda di custom accusandola di aver modificato il logo del brand, vendendo dunque prodotti contraffatti che non rispecchiano gli standard qualitativi dello Swoosh.
Nell’immagine riportata qui sopra sono esemplificati alcuni custom che sono andati di traverso a Nike. Molti di questi presentano grafiche mai approvate dall’azienda e tessuti non autorizzati. Il problema, ancora una volta, risiede nella percezione finale che il cliente potrebbe avere del prodotto finito, considerato alcune volte ingannevole poiché difficile da distinguere rispetto alle collaborazioni ufficiali.
Al momento Nike si è espressa dicendo che “non ha alcuna intenzione di limitare la fantasia dei creativi“, ma allo stesso tempo “non può permettere a ‘customizzatori’ come Drip Creationz di costruire un intero business basandosi sull’iconicità del marchio, rischiando di minarne i messaggi che manda al consumatore“.
Il regolamento di Nike sta dunque diventando sempre più rigido e, dopo la registrazione del marchio per i design delle Air Jordan 1, dovrà probabilmente prendere nuovi provvedimenti per regolamentare la realizzazione di custom.