Nelle sale italiane è approdato Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente: il prequel della famosa saga tratta dai romanzi di Suzanne Collins che racconta le origini di Coriolanus Snow, il cattivissimo presidente del distopico stato di Panem. Tra il cast stellare composto da Rachel Zegler, Viola Davis e Peter Dinklage e i look di Hunter Schafer durante il tour stampa, il film è da mesi sulla bocca di tutti e, anche se non sappiamo ancora se la pellicola sarà un successo pure al botteghino, è evidente che sia stato in grado di risvegliare un sentimento di nostalgia nel cuore di molti. Ma questo copione ultimamente si sta ripetendo un po’ troppo spesso.
Your Hogwarts letter is here.
— Max (@StreamOnMax) April 12, 2023
Max has ordered the first ever #HarryPotter scripted television series, a faithful adaptation of the iconic books. #StreamOnMax pic.twitter.com/3CgEHLYhch
Il fatto che dopo tanti anni un nuovo capitolo di un franchise iconico sia tornato sullo schermo, grande o piccolo che sia, non è un caso isolato. Facendo un salto indietro negli ultimi mesi, il web ha effettivamente perso la testa prima per l’annuncio che la saga di Harry Potter sarebbe diventata una serie tv prodotta da Warner Bros. e HBO, poi la stessa sorte è toccata a Twilight e, infine, a Percy Jackson: questo solamente per ciò che riguarda le serie a puntate. La lista diventa infatti ancora più lunga se ci spostiamo nelle sale cinematografiche, con il ritorno prossimamente di storie come Shrek, Wonka o addirittura della versione musical di Mean Girls. Senza entrare nel merito anche delle serie rilasciate negli ultimi anni, come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, House of the Dragon e Gossip Girl.
E la cosa più sorprendente è che questa “strategia“, almeno fino all’effettiva uscita delle pellicole, sembra non fallire mai: ogni volta che viene annunciato un nuovo sequel o reboot, la maggior parte del pubblico va in visibilio per la notizia, riaccendendo i riflettori su elementi di culto spesso impolverati, ma mai dimenticati, del passato.
Una domanda sorge quindi spontanea: non siamo più in grado di creare nuove saghe di successo? Se escludiamo i franchise legati ai supereroi dei fumetti, come il Marvel Cinematic Universe e il DC Extended Universe, sembra infatti che non ci sia da parte delle major cinematografiche alcun tipo di interesse nel proporre nuove storie da trasformare nelle icone delle nuove generazioni. Se durante i primi anni 2000 le saghe erano all’ordine del giorno ma incassavano cifre da capogiro, vedi i quasi otto miliardi di dollari incassati da Harry Potter con soli otto film, oggi continuano a essere proposte ma trionfano solamente sui social, mentre le sale dei cinema rimangono sempre più vuote. Ma qual è quindi il problema? La qualità stessa di questi prodotti o altri fattori, come il dominio incontrastato delle piattaforme streaming?
Dare un’effettiva risposta è quasi impossibile, ma sicuramente il fatto di riproporre trame e personaggi che conosciamo da decenni non aiuta. Far riaffiorare ricordi e sentimenti di quando eravamo bambini sembra funzionare solamente per il tempo di una storia su Instagram, ma poi ci dimentichiamo completamente della notizia e di comprare i biglietti per andare al cinema. Oggi, sequel, prequel e spin-off sono diventati monotoni, troppo prevedibili e la maggior parte delle volte tutti con lo stesso arco narrativo. L’interesse diminuisce costantemente ma, nonostante ciò, sono ancora considerati da Hollywood come la scelta più facile per puntare (o sperare) all’alto profitto. L’unica alternativa per riportare in auge i franchise, però, sembrerebbe essere più che altro proporre qualcosa di effettivamente nuovo. C’è davvero bisogno dell’ennesimo capitolo di Fast & Furious o di Transformers?
La morale è semplice: non esistono più le saghe di una volta. O meglio, sono ancora tra noi ma non funzionano più. E, tra tutti i film usciti in questi anni, non siamo ancora stati in grado di eleggere un degno successore delle serie che ci hanno accompagnato nel passato, una nuova saga che entrasse a far parte della cultura popolare globale. Un buon tentativo è stato Dune, uscito nel 2021 e diretto da Denis Villeneuve, di cui è prevista l’uscita della Parte Due il prossimo anno, con l’attesa alle stelle. Forse, serviva solamente l’aiuto di due celebrità adulate dal pubblico come Timothée Chalamet e Zendaya per riportare tutti al cinema, creando un effetto buzz che non vedevamo dai tempi di Edward Cullen e Bella Swan.