Se n’è andato a 84 anni Maurizio Costanzo, una figura che al giorno d’oggi abbiamo spesso dato per scontato ma che va celebrata per l’incredibile lavoro svolto nel mondo del giornalismo, della televisione e della musica.
Molti infatti non sanno che fu proprio Costanzo l’autore di “Se telefonando” di Mina, uno dei pezzi più importanti e significativi della storia della musica italiana, composta insieme a Ennio Morricone. Oltre a questo exploit, Costanzo lavorò anche con Mino Reitano, Fred Buscaglione, Toto Cutugno, Andrea Bocelli e molti altri.
Ciò non fa che certificare quanto Costanzo fosse solito lavorare dietro le quinte, senza per forza celebrare il proprio nome, anche nel mondo dello spettacolo. Non è un caso quindi che fosse sempre lui il co-ideatore di Fracchia, il personaggio che portò al successo Paolo Villaggio, comico peraltro scoperto proprio da Costanzo qualche anno prima. Secondo alcune voci, Costanzo avrebbe scoperto anche Max Pezzali, al tempo la persona che portava i fiori alla futura moglie Maria De Filippi. Maria e Max sono infatti entrambi di Pavia, dove la mamma di Pezzali ha sempre avuto un negozio di fiori.
A lui si deve un cambio radicale nel mondo della comunicazione: l’evoluzione del talk show. Mentre continua il suo lavoro da autore, scrivendo opere teatrali, cinematografiche e televisive con alcuni dei nomi più grandi del panorama pop italiano, rivoluziona il concetto di salotto televisivo, non solo lanciando innumerevoli comici e personalità che tuttora affollano la TV italiana, ma creando una tipologia di intervista innovativa, tanto profonda quanto divertente, in cui anche l’intervistatore stesso diventa rilevante quanto l’ospite. Questa nuova scuola, a metà tra l’intrattenimento americano e la più classica tradizione italiana, ha posto le basi per i “Night Show” che oggi troviamo in tutte le televisioni del mondo, oltre che per tanti podcast odierni che al “Maurizio Costanzo Show” devono moltissimo.
Certo, anche la carriera di Maurizio Costanzo ha delle pagine scure. L’adesione alla P2 è innegabile, come ha ribadito Maurizio Costanzo stesso prima in un intervista e poi alla Corte d’assise. Ciò che non va dimenticato però è anche il suo grande impegno nella lotta alla mafia. Costanzo ha infatti utilizzato il mezzo televisivo, casa sua, per lanciare messaggi forti. Il legame con Giovanni Falcone era fortissimo, non a caso era spesso ospite allo “Show”. Iconico rimase il momento in cui bruciò una maglietta con scritto “Mafia made in Italy” in diretta, diventando un obiettivo di Cosa Nostra al punto da ricevere un’autobomba sotto casa.