La nuova collezione di Danilo Paura ci porta in un labirinto magico

Nel processo creativo di Danilo Paura la mitologia greca è diventata una costante. Il suo è un modo per celebrare la sua terra d’origine, la Calabria, considerata un punto nevralgico della Magna Grecia per la sua infinità di reperti e scavi ritrovati, ma quell’elemento funge anche da forma d’ispirazione che ben si sposa con l’approccio olistico del brand. Così per la collezione primavera/estate 2022 ci imbattiamo nel mito di Teseo andando ad analizzare il significato del labirinto, una struttura elaborata e confusa progettata e costruita dal leggendario architetto e artigiano Dedalo per il re Minosse di Creta, a Cnosso, dove è imprigionato il Minotauro, un mostro con il corpo da uomo e la testa di toro. Quel luogo così spiazzante e angosciante diventa la metafora di un viaggio esistenziale che funge da potente mezzo di trasformazione, un percorso di nascita e rinascita come quello in cui stiamo vivendo ora, dove l’atto della ricerca di una via d’uscita spinge se stessi a non abbattersi e proseguire calcolando ogni singolo dettaglio.

Negli ultimi mesi mi sono sentito perso, confuso e preoccupato, ma anche pronto per iniziare una nuova sfida. È come entrare in un labirinto, consapevole che c’è bisogno di smarrirsi per poi ritrovare il proprio lato interiore.

Danilo Paura

Questo pensiero si traduce in una proposta d’abbigliamento che vuole partire dall’essenziale, ovvero dallo studio di materiali che definiscono il capo più di qualsiasi altra componente. Per farlo, il designer ha voluto rafforzare il legame con i suoi due principali partner nel processo di produzione, ovvero la Tessitura Molinelli per quanto riguarda la seta e lana leggera e la NT Majocchi. Attraverso questo rapporto nasce per esempio il nylon riflettente e la tela di cotone spalmato, così come la fibra di sughero che, con il suo aspetto grezzo e artigianale, compone i gilet dal taglio boxy. Un altro esempio è la Knitted Jacket, una giacca che vanta la stessa consistenza del denim, ma grazie allo studio e all’evoluzione della maglieria si presenta particolarmente confortevole al tatto.

Lo stile dei look riassume perfettamente l’avanguardia di Paura Clothing nel mescolare una sensibilità streetwear a un’estetica sartoriale, affascinante e versatile per l’eccellenza. Infine, la linea anticipa due collaborazioni, quella con Lavazza, dalla quale è nato un esclusivo marsupio refrigerante, e Hyusto, oltre alla prima line-up di occhiali da sole che debutterà nel corso dell’anno.