Oscar 2024: i vincitori e gli sconfitti della 96esima edizione

Ce lo aspettavamo tutti, ma non era scontato: con sette premi su tredici categorie a cui era nominato, il grande vincitore della 96esima edizione degli Oscar è stato “Oppenheimer” di Christopher Nolan.

La pellicola è stata quella “delle prime volte” non solo per il regista, che si è portato a casa la sua prima statuetta dopo cinque candidature dal 2002, ma anche per i due interpreti maschili: Cillian Murphy per il suo ruolo da protagonista e Robert Downey Jr. come Miglior Attore Non Protagonista

Non si direbbe dall’emozione (e dal vestito rotto), ma non è stata la prima volta invece per Emma Stone, che vince il suo secondo Oscar – questa volta come Miglior Attrice Protagonista – per il suo ruolo di Bella Baxter in “Povere Creature!”. Dopo aver conquistato quattro premi negli scorsi mesi tra cui un Golden Globe e un BAFTA, anche la sua vittoria era abbastanza assicurata, nonostante molti facessero il tifo per Lily Gladstone, protagonista di “Killers of the Flower Moon” di Scorsese. 

Tra gli altri momenti più rilevanti, nonostante la loro assenza sul palco, Miyazaki e il suo “Il ragazzo e l’airone” hanno battuto “Spider-Man: Across the Spider-Verse”, mentre Wes Anderson vince, all’ottava nomination, il suo primo Oscar per il Miglior Cortometraggio. Tra le rivelazioni dell’anno c’è stato invece “La zona d’interesse”, che conquista due premi tra cui quello, meritatissimo, per il Miglior Montaggio Sonoro

I grandi sconfitti? Sicuramente “Barbie”, che arrivava alla cerimonia già nel mezzo della polemica per la mancata nomination di Margot Robbie tra le Attrici Protagoniste. La pellicola di Greta Gerwig ha vinto infatti solamente il premio come Miglior Canzone Originale grazie a Billie Eilish, ma ci ha regalato il momento più entusiasmante della serata con la performance di Ryan Gosling, tutto in rosa, di “I’m Just Ken” insieme a Mark Ronson e Slash.

A non aver passato una serata di festa è stato sicuramente Bradley Cooper. Dopo 12 nomination come attore, regista e produttore, non è bastata neanche la sua interpretazione in “Maestro” a fargli vincere una statuetta.