“Innovazione e nuove regole” è una delle tre cover story del nostro nuovo magazine cartaceo, che trovate disponibile online e in store selezionati a partire dal 30 novembre.
Tra le eccellenze del Made in Italy, la ceramica occupa un posto speciale: niente, infatti, è più emozionante che disporre di una terra dall’animo nobile, impastarla con l’acqua, seccarla con l’aria, forgiarla con il fuoco per dar forma a una visione del mondo. La ceramica ha alle spalle una tradizione millenaria che in tempi moderni si intreccia con le vicende di un Paese, l’Italia, il quale ne ha fatto un’espressione della propria identità culturale, tanto comune nell’uso – domestico, quotidiano – quanto straordinaria nella sua vocazione artistica. Emblematico in questo senso è il caso del marchio Iris Ceramica, parte del gruppo Iris Ceramica Group guidato dal CEO Federica Minozzi, che nel panorama produttivo internazionale e non solo del distretto italiano compreso tra Modena e Reggio Emilia rappresenta la grande tradizione artigianale combinata con l’innovazione e la ricerca sul prodotto di design per il mercato di alta gamma. Dal 1961, anno della sua nascita ad opera del Presidente Romano Minozzi, fino a oggi, sono più di 60 anni di conoscenza delle materie prime e di esperienza sulla loro trasformazione.
Inserita nel registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico per tutelare e valorizzare le eccellenze del Made in Italy nel mondo, il brand Iris Ceramica racconta già nel nome una storia fortemente legata alle competenze territoriali. Iris si riferisce al fiore tipico delle sue terre d’origine, ma soprattutto nasce da un acronimo molto esplicativo della propria specializzazione: Industria Rivestimenti Italiani Sassuolo. Il brand Iris Ceramica quindi, fin dalle origini, è sinonimo di Made in Italy, un marchio che nel corso dei decenni ha avuto la capacità di innovare, anticipando le mode, creando proposte di tendenza.
L’atto primigenio di trasformare la terra con acqua, aria e fuoco è diventato così il punto di partenza di una pratica che al know-how del lavoro artigianale integra il processo industriale e dove le forme, i colori e le finiture ottenute parlano un linguaggio assolutamente contemporaneo. Tant’è che alcune superfici ideate dal brand hanno lasciato il segno, diventando anche oggetti esposti al MIC, il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, in provincia di Ravenna, che ospita la più grande collezione di arte ceramica esistente. Ma il passo più coraggioso per Iris Ceramica consiste nel creare nuove interpretazioni del materiale ceramico. L’innovazione diventa allora non solo un obiettivo, ma il motore di una vera e propria strategia capace di aggregare intorno a sé le forze che spingono verso il cambiamento.
Un’innovazione, quella di Iris Ceramica, che non sarebbe possibile senza valorizzare la tradizione. Lo stretto legame che il marchio intrattiene con il passato è evidente, infatti, nel riferimento al proprio heritage e nel gesto di attingere alle competenze sviluppate nel corso della propria storia. Con un obiettivo: raggiungere risultati materici sempre più sfidanti, verso colori mai realizzati in precedenza e superfici inedite.
Cuore del lavoro creativo è la ricerca, condotta da un team interamente dedicato. La fase di sperimentazione, fondamentale per l’intero processo produttivo, consente di spingersi sempre oltre le possibilità già esplorate per quanto riguarda sia la composizione della materia sia la sua decorazione superficiale. Attraverso l’expertise del brand la ceramica diventa quindi un oggetto “camaleontico” che, pur conservando la sua identità e le sue proprietà tecniche intrinseche, è in grado di assumere l’aspetto di altri materiali come tessuti, pelle, metalli. Avvalendosi anche dell’utilizzo di nuove tecnologie come la posa magnetica: una soluzione messa a punto da Granitech, altro brand del Gruppo, denominata “Attract”, ovvero la possibilità di rendere magnetiche le superfici ceramiche che giungono in cantiere pronte per essere accostate infinite volte al fine di realizzare aree continue, orizzontali o verticali, senza l’utilizzo di collanti e strutture di sostegno, eliminando così il processo di demolizione in caso di sostituzione di un’intera parete o pavimentazione.
Per il mondo dell’industria, specie quella italiana, gli anni recenti sono stati di enorme cambiamento. Le realtà che hanno saputo adattarsi ai nuovi scenari non solo hanno trovato una nuova vita e un successo ancora più impressionante rispetto al passato, ma hanno puntato ancora di più su innovazione, creatività e sperimentazione, nel dare vita a qualcosa di mai visto prima, pensando fuori dagli schemi. Anche per questo motivo negli ultimi anni abbiamo visto un grande aumento nel mondo delle collaborazioni. Chiaro, ci sono sempre state, ma sono diventate sempre più trasversali, incrociando moda, sport, architettura, food, musica e molto altro. Così anche il marchio Iris Ceramica ha sperimentato questa strada, portando avanti la partnership con Diesel Living, l’anima dedicata al design di Diesel, storico lifestyle brand internazionale fondato da Renzo Rosso. Con l’intento di rendere la ceramica l’abito degli ambienti, utilizzando il linguaggio del design e della moda, è nata la collaborazione con Diesel Living: «è stata sin da subito una vera sfida per il brand Iris Ceramica, che ha colto con entusiasmo la proposta di trasformare le sue superfici in un materiale per interior dal mood a volte industrial, altre volte rock, tridimensionale o ipnotico, con colori texturizzati, metallici, dalle tinte pastello ai colori accesi, quasi elettrici». Il progetto, chiamato Diesel Living with Iris Ceramica e nato tra il 2015 e il 2016 dalla sinergia tra il design dell’Ufficio Stile Diesel Living e l’expertise del reparto R&D del brand Iris Ceramica, si è sviluppato con una chiara visione: «riscrivere l’abitare contemporaneo creando un universo narrativo inedito e coinvolgente», spiega il team dedicato al progetto.
A distinguere le collezioni sono la forte carica sperimentale e il grande impatto visivo. Pur parlando originariamente linguaggi diversi – quello del design e quello della moda – i due marchi comunicano tra loro grazie al know-how di Diesel Living nell’interior designing e quello di Iris Ceramica nell’uso della ceramica. Le due realtà dialogano «su un piano culturale, unendo le proprie specificità per creare uno stile inedito per il living contemporaneo». Da quando Diesel è entrato nel mondo del design – quasi 15 anni fa – lo ha fatto partendo da alcune categorie in qualche modo vicine al campo della moda (il tessile per esempio) e avviando collaborazioni con diverse aziende del mobile. In particolare, come ricorda Andrea Rosso, direttore creativo di Diesel Living: «la ceramica si pone come un complemento essenziale per la sua caratteristica naturale e funzionale all’interno del concetto di casa, che per Diesel Living ha un ruolo sociale radicato nella celebrazione della “togetherness”, dello stare insieme». Di qui la partnership con il marchio storico italiano Iris Ceramica, che con Diesel Living condivide gli stessi valori: «aperti alla sperimentazione e all’innovazione, focalizzati sulla qualità e sul Made in Italy e con un approccio internazionale. Iris Ceramica ha colto subito l’idea visiva di Diesel Living, con i suoi trattamenti vissuti, distressed, le sue textures inaspettate e bold e le sue colorazioni pop. Avere questi elementi in un ambiente completo rende lo spazio contemporaneo e allo stesso tempo vivibile», continua Rosso.
La contaminazione tra moda e design – fenomeno sempre più frequente e capillare ai giorni nostri – riguarda per le due aziende lo scambio di idee ed esperienze. Se Diesel Living ha trovato nel progetto dello spazio domestico una naturale continuità stilistica, in Iris Ceramica ha visto «un partner che riesce sempre a stupire, fornendo delle proposte che una volta posate su pareti o pavimenti creano un effetto wow», dichiara Rosso. Per lui sperimentazione e creatività sono i pilastri che accomunano i due marchi. Punto di partenza sono le immagini che, grazie agli effetti tridimensionali che Iris Ceramica è in grado di ottenere, si trasformano in grafiche reali, diventando «ancora più vere, delle texture uniche», dice Rosso per spiegare lo sviluppo delle collezioni. Alla base però c’è sempre una reciproca ispirazione che, in alcuni casi, soprattutto quando si tratta di texture più visionarie o industrial, proviene dal partner a cui Iris Ceramica riesce a dare concretezza; in altri casi la sfida viene lanciata da Iris e Diesel Living contribuisce a definirne il risultato di decorazione finale.
Da quando è stato lanciato sul mercato, il progetto Diesel Living with Iris Ceramica ha alternato diverse proposte e definito un linguaggio che, pur partendo da materie diverse, utilizza un approccio simile. «Per ogni collezione siamo in grado di creare diverse colorazioni, gradi di opacità, lucidità ed effetti “distressed” molto vicini alla realtà dei lavaggi del denim, sempre più vari e artistici. E questo è fantastico!», esclama il direttore creativo di Diesel Living. «Ci fa sognare e voler sperimentare ancora di più». In particolare, sono riciclo e upcycling a solleticare oggi l’immaginazione di Rosso, che durante una visita allo showroom di Iris Ceramica ricorda di aver visionato residui di ceramica non ancora cotta provenienti dalla produzione e destinati al reinserimento nel circolo produttivo. «Questo approccio si sposa perfettamente con la circolarità e la strategia di sostenibilità di Diesel. Con il supporto di Iris Ceramica mi piacerebbe ampliare la sperimentazione in questa direzione», fa sapere.
Per realizzare una collezione – e soprattutto capire quali tecnologie applicare – Diesel Living si affida al know-how del reparto R&D del brand Iris Ceramica. Il materiale per rivestimenti che meglio rappresenta il marchio italiano è la pasta rossa, composta da materia prima selezionata con estrema cura, estratta esclusivamente in Italia, preferibilmente nel proprio territorio d’origine. In base all’applicazione delle superfici e alla complessità del progetto, variano tecnologia (a seconda che si scelga tra semigrès o grès porcellanato) e tempo di gestazione (fino a 12 mesi per la messa a punto del prodotto finale). In tutti i casi, il futuro del marchio Iris Ceramica è nella ricerca di applicazioni inedite e originali della ceramica, con un approccio circolare, attento al rispetto dell’ambiente in linea con i valori fondanti del Gruppo di cui è parte. Da una parte le materie prime naturali, la riduzione degli scarti e il riciclo dei materiali, dall’altra la combinazione tra soluzioni tecnologiche applicative all’avanguardia sviluppate dalle diverse business unit della holding Iris Ceramica Group.
Ma alla base del progetto Diesel Living with Iris Ceramica c’è anche la consapevolezza che design e moda siano discipline con molto da spartire. Per Iris Ceramica, infatti, la decorazione della casa, allo stesso modo di un abito indossato, è espressione del proprio modo di essere e percepire il mondo: «il design e la moda permettono di raccontarsi e rendersi autentici, rispettando la propria unicità. Non esistono confini definiti», conferma Rosso. «Sebbene i due ambiti appaiano diversi, la parte pratica di realizzazione è molto simile, dando vita a una vera creatività a 360 gradi, sempre guidati da innovazione e sperimentazione».