Outtalks: Surfa

Questa settimana per la nostra rubrica Outtalks abbiamo avuto il piacere di intervistare Gabriele Pennacchio in arte Surfa, che ci ha parlato un po’ della sua vita, dei suoi progetti e della sue passioni.

Gabriele è nato a Latina nel 1986. Fa Rap da quando ha 13 anni ed ha realizzato cinque dischi, gli ultimi due dei quali sono entrati nella top 5 degli album più venduti in Italia su iTunes.
Ad oggi ha collaborato con numerosi esponenti della scena Hip-Hop come: Jake La Furia, Emis Killa, Guè Pequeno, Danti, Ensi, Luchè, Tormento, Dargen ecc.

Nel 2008 ha aperto, con il fratello Exo, Surfablog, che conta oltre 14.500 post per oltre 6.500.000 visualizzazioni e partnership con brand come: Nike, G-Shock, Eurosport, Nintendo, Adidas, New Era, NBA, Foot Locker, Le Coq Sportif, Red Bull, 2K, Coca-Cola, Game Stop ecc. E da quel momento in poi ha realizzato vari progetti di successo collaborando con Guè realizzando “Rap Roba Fresh“, dato vita ad un blog sul sito di Redbull in cui scrive solo di Rap made in Usa e ha realizzato con suo fratello Exo una video serie su la Gazzetta dello Sport in collaborazione con Space 23.

Come è nato il nome Surfa?
Il mio nome d’arte è nato per caso quando avevo circa 14 anni ed ero al primo anno di liceo. Durante le lezioni, stavo facendo delle prove di lettering su un foglio e storpiavo varie parole. Ho avuto l’ispirazione riprendendo il titolo di un disco di GZA del Wu-Tang, che si chiamava “Surface”. Dopo aver registrato un pezzo con questo nome, l’ho abbreviato in Surfa e da quel momento mi hanno chiamato tutti così.

Sappiamo che tra le tue più grandi passioni c’è quella per la musica, da dove nasce? Quando hai iniziato a cantare?

Ho iniziato a fare musica fin da quando avevo tredici anni. C’era un movimento Hip-Hop molto affiatato a Latina. L’avvicinamento al Rap è nato tramite un mio cugino che faceva questo genere. Ho provato per gioco, poi con gli amici ogni sabato pomeriggio ci incontravamo e registravamo un pezzo nuovo con un microfonino del pc da 5 euro. La competizione era sana e il nostro obiettivo era quello di spaccare nella nostra città. Non si pensava a livello nazionale, per noi contava affermarsi a Latina. Non c’erano i social, quindi per guadagnarsi il rispetto dei colleghi incidevamo i brani e li mettevamo su dei CD che facevamo girare. Insomma, step by step, senza forzare nulla.

Qual è il tuo artista preferito?

Non ho un solo artista preferito, ma ne ho diversi e vado a periodi ovviamente. Ora ascolto molto Future, 21 Savage, Drake, Lil Uzi Vert, Juicy J. Il Rap è un genere ciclico, dove ogni tot anni si impongono determinati nomi di MCs e producers. Al tempo stesso però ci sono anche i mostri sacri, che da più di una decade rimangono immortali come Kanye, Jay Z, Eminem (giusto per citarne alcuni). Tra gli italiani il mio preferito è Guè. Rappresenta il massimo a livello tecnico, flow, stile e attitudine. Merita tutto il successo che ha.

Cosa ne pensi della Dark Polo Gang e dell’evoluzione che ha avuto il “trap rap” in Italia?

Indipendentemente dai gusti, se mi fai questa domanda vuol dire che hanno raggiunto il loro obiettivo. Personalmente, del collettivo conosco solo Sick, visto che anni fa ho fatto amicizia con Duke, che era venuto ad un djset che avevamo organizzato a Latina. Mi piace il loro sound ed apprezzo la loro cura del look, che nel Rap italiano sono in pochi ad attuare. E’ una cosa che, quando l’ho iniziata a fare io nel 2008, era stata molto criticata. Quando in quell’anno ho pubblicato il pezzo “Sneakers”, sui forum gridarono allo scandalo. Ora tutti parlano di scarpe e tutti le vogliono. Come direbbero loro, cuoricini per la gang!

Quando e perché hai deciso di aprire “surfablog”? Secondo te, come è cambiato il blog nel corso degli anni?

Surfablog è nato nel 2008. Nel 2005 avevo aperto con mio fratello ed altri due ragazzi il portale IlRap.Com e in quel periodo, in cui non esistevano ancora Wikipedia, MySpace, Facebook, il nostro sito era davvero un’enciclopedia online sul Rap, ed un punto di ritrovo per tutti gli appassionati.

Visto che dopo quattro anni quel progetto stava andando a sfumarsi, ho deciso di aprire un mio blog personale, che però non parlasse solo di Rap. Avevo sul pc una cartella con all’interno immagini di sneakers, cappelli, chains ecc. ed ho pensato di spostare online quel mio archivio. In un sabato pomeriggio di Novembre, io ed Exo abbiamo dato vita, senza saperlo, ad un qualcosa che avrebbe cambiato per sempre le nostre vite.

Siamo partiti in un periodo in cui i blog quasi non esistevano, e per anni abbiamo fatto questo lavoro senza raccogliere alcun frutto. Surfablog è un progetto in continua evoluzione e, ad oggi, è diventato un punto fermo per chi è appassionato di lifestyle, sport e musica, con un archivio composto da oltre 14.500 post.

Tra le tue passioni c’è quella delle sneakers. Da quante paia è formata la tua collezione? Qual è la tua preferita?

Più che una passione è una vera ossessione! Non sono un accumulatore seriale, ma cerco di prendere solo i modelli che ritengo davvero validi. Dovendo dire un numero, direi che sono più di cento paia tra sneakers e scarpini autografati (sono un fissato di memorabilia sportivi). La mia preferita è la Nike Air Yeezy 2 “Wolf Grey”, la prima che ho preso per iniziare a collezionare seriamente. Fino a quel momento ho sempre amato le sneakers, ma non ero un collezionista. E’ stato bello quando, qualche anno dopo, grazie al blog ho avuto il piacere di conoscere ed intervistare Van Hook, che è colui che ha dato vita a questo grail con Kanye. Ogni volta che lo incontro devo intervistarlo haha!

Ti vediamo spesso partecipare ad eventi sportivi, anche da protagonista, raccontaci l’esperienza che ti ha emozionato di più.

Con il blog io ed Exo stiamo viaggiando molto, fortunatamente, ed ogni esperienza ci ha lasciato un ricordo indelebile. Una delle più emozionanti è stata quella di New York, Il fatto di essere andati lì grazie al blog è stato un traguardo importante per noi. Il momento però che ricorderò sempre con grande emozione è stato quando a Berlino, con Nike, prima della finale di Champions League mi sono ritrovato davanti Ronaldo il Fenomeno, uno dei miei idoli di quando ero bambino. Ricordo che avevo portato con me una maglia del Brasile, e il caso ha voluto che fosse lì e me la firmasse. Wow!

Hai progetti per il futuro? Se sì, puoi darci qualche news in anteprima?

A breve pubblicheremo i tre video delle nostre ultime esperienze all’estero. Abbiamo in mente di continuare ad evolvere il blog con nuove rubriche e video. Presto uscirà l’orologio con G-Shock per The Social Project, e il Surfa Cap con New Era. Infine, finalmente, sono tornato a scrivere e voglio pubblicare un disco entro quest’anno. Era una promessa fatta a chi mi ha sempre seguito e soprattutto a me stesso: una volta laureato avrei ripreso a scrivere… E così è stato.

 

Ringrazio Alan e Roberto di Outpump per l’intervista. E’ bello vedere nuovi blog in Italia che parlano di sneakers e che lo fanno con passione e collaborazione. Questo è lo spirito giusto. In altri ambienti ci sarebbe stata solo competizione e odio, mentre tra i blogger ho trovato parecchi nuovi amici.