I pantaloni gonfiabili in lattice di cui tutti stanno parlando

Grazie ai suoi stravaganti pantaloni gonfiabili in lattice, la sfilata di Harikrishnan ha fatto parlare molto di più rispetto ai blasonati défilé della Paris Fashion Week.

Probabilmente non avete mai sentito prima questo nome e non c’è da meravigliarsi, perché stiamo parlando di un semplice studente che non possiede ancora un vero e proprio brand. Eppure sul web il suo nome è diventato virale, tanto da attirare l’attenzione dei più prestigiosi magazine di moda, che gli hanno prontamente dedicato spazi e interviste.

Ma cosa può aver mai fatto di tanto speciale questo designer emergente per generare un tale hype? Ve lo diciamo subito.

Nella sua presentazione di laurea al London College of Fashion, il neo-stilista ventiseienne di origine indiana ha fatto sfilare i modelli con indosso dei blazer cropped abbinati a una serie di pantaloni gonfiabili in lattice, costituiti da trenta parti di latex Supatex con valvola di gonfiaggio da 7mm a flusso libero fissata sul fondo.

Il capo (se così si può definire) ha immediatamente catturato l’attenzione per la sua inusuale struttura e per l’essere più legato all’arte concettuale. Dalla voglia di vedere il corpo umano da un’altra prospettiva, estremizzando gli standard.

Dopo un modellino d’argilla e 48 ore di lavoro è nato il primo prototipo ispirato alla tecnica del morphing, ovvero un metodo di distorsione delle fotografie che consiste nell’assemblare frammenti dello stesso soggetto presi da diverse angolature.

Ovviamente gli articoli non verranno mai messi in vendita, ma il giovane talento sarebbe già determinato a lanciare la sua linea di prêt-à-porter, quindi prendete nota.