Paris Fashion Week F/W ’22: le collezioni da recuperare

Anche Parigi fa un passo indietro e, proprio come Milano, alterna le sue presentazioni tra fisico e digitale. Come abbiamo potuto vedere, la speranza di tornare alla totale normalità del 2019 si è dissolta nell’aria, ma in fin dei conti il mondo della moda sa sempre come uscirne, perché la pandemia può togliere tutto tranne la creatività.

Défilé in presenza, lookbook diffusi in rete, spettacolari fashion film o ibridi di queste tre modalità. Non importa quale sia il mezzo per descrivere quale saranno le regole che definiranno il menswear della stagione autunno/inverno 2022.

L’idea più diffusa è stata quella di partire dalle basi dell’abbigliamento per rielaborarle, assegnarne nuovi significati e proiettarle verso il futuro attraverso volumi inediti, tagli sperimentali, texture insolite e materiali non canonici.

Tra collaborazioni del tutto inaspettate, solide conferme e talenti emergenti, la Paris Fashion Week è stata un susseguirsi di sorprese ed eventi memorabili, quindi abbiamo deciso di raccogliere qui sotto alcune delle sfilate che meritano essere approfondite.

Hed Mayner

Bigger is better. Nella collezione autunno/inverno 2022 di Hed Mayner i look rappresentano una bolla che delimita lo spazio tra il corpo e gli indumenti. In questo microcosmo di stile i tessuti cadono dalle spalle, si muovono, poi stringono la vita e finiscono per accumularsi attorno alle scarpe. Il gioco di proporzioni e la stratificazione delineano nuove forme che non ti aspetteresti da un completo sartoriale, questo grazie anche ai tagli precisi. Nella proposta del designer israeliano le sciarpe in ecopelle sono talmente over da formare quasi un capospalla, il denim ha un’aria vintage, i blazer sono esasperati, i motivi rievocano una stampa del XX secolo di Liberty London e la maglieria vanta una lavorazione distressed, mentre largo spazio viene dato a parka, cappotti e mantelle, must di stagione che sono stati realizzati in collaborazione con Mackintosh. Tutto si mescola in modo coerente.

Y/Project

Il 26 gennaio Jean Paul Gaultier presenterà il secondo capitolo della sua fase di rebranding e se a inaugurare la formula dei guest designer è stata Chitose Abe di sacai, questa volta sarà il turno di Glenn Martens. In realtà lo stilista belga non ha voluto farci attendere e ha pensato di anticipare la sua collaborazione con il couturier francese attraverso un assaggio sulla passerella della nuova collezione di Y/Project. Durante il défilé della collezione autunno/inverno 2022 è infatti apparsa una serie di look che prendono di mira uno dei design più iconici di JPG, ovvero il trompe-l’oeil. Quest’ultimo è stato provocatoriamente interpretato con stampe di corpi nudi che sovrappongono e mixano maschile e femminile su pantaloni, abiti e giacche di jeans in colori fluo. Il concetto di sovrapposizione torna anche nella scelta dei materiali, mentre le silhouette e i tagli lasciano che sia chi li indossa a decidere come portare i capi, tra scarpe surrealiste con dita a forma di chele di granchio, orecchini metallici con petali regolabili, piumini scultorei, pantaloni arrotondati, maglie riassemblate e montoni increspati. 

LOEWE

La corrente Dada nacque come forma di protesta nei confronti della Prima Guerra Mondiale. Di certo oggi non viviamo quella situazione, ma gli effetti scatenati dalla pandemia possono essere anch’essi visti come un contesto di difficoltà e cupezza. Jonathan Anderson fa questo ragionamento e per la collezione autunno/inverno 2022 di LOEWE guarda al Dadaismo come la chiave con cui sprigionare la creatività, stravolgere le convenzioni e rifiutare la logica. Si gioca tra realtà e illusione in un guardaroba giocoso che fa della stravaganza la sua firma. Quindi stampe trompe-l’oeil con il corpo dei modelli che le indossano, stivaletti di gomma trasparente, applicazioni metalliche di scarichi di lavandini come elemento decorativo, maglie tempestate da luci LED, borse a forma di conchiglia e capi che sono stati costruiti senza la pretesa di seguire il fisico. Insomma, grandi classici reinventati con molta ironia e spirito edonistico. 

Walter Van Beirendonck

Lo spettacolare guardaroba di Walter Van Beirendonck è sempre stato al limite dell’utopico e anche la collezione autunno/inverno 2022 non fa eccezione. Per questa stagione il leggendario stilista sprigiona infatti tutta la sua creatività, ponendo l’accento su uno styling che va oltre i canoni umani. È tutto un po’ surreale ed enfatizzato: i look sono quindi strutturati in modo tale da coprire le forme del corpo per far sì che capi d’abbigliamento e accessori rimandino alle iconografie della fantascienza, dall’alieno all’esploratore spaziale. I cappucci diventano balaclava, i manici di borse spuntano dalla schiena in modo del tutto improbabile, le calzature vantano plateau esagerati, il taglio dei pantaloni è ampio a tal punto da ricordare le gonne, le cerniere proseguono da capo a piedi e i completi sartoriali vengono ricoperti da scritte fluo, le stesse che adornano anche le immancabili tute agender. La sfilata fa pensare a un invito ad abbandonare la realtà per abbracciare l’immaginazione più pura.