È giunta al termine la Paris Fashion Week che dal 20 al 25 giugno ha tenuto tutti gli appassionati di moda sull’attenti. La kermesse che ha animato la Ville Lumière in questi giorni ha infatti concluso la panoramica sulle collezioni menswear dedicate alla primavera/estate 2024, definendo di conseguenza il modo di vestire della prossima stagione calda.
Numerosi sono stati i cosiddetti “appuntamenti imperdibili”, primo fra tutti l’attesissimo debutto di Pharrell Williams alla direzione creativa di Louis Vuitton, che si è tramutato in un tripudio di star e glamour. Dopodiché l’attenzione si è spostata sulle proposte degli altri nomi presenti in calendario, tra sfilate concettuali, collaborazioni ben pensate e qualche momento di viralità social.
Ecco allora quattro défilé da recuperare.
Yohji Yamamoto
Tessuti grigi e bianchi si amalgamano con le varie sfumature di nero nell’ultimo capolavoro firmato Yohji Yamamoto. Una scelta che, racconta lo stilista, è dovuta al desiderio di rappresentare il contrasto tra oscurità e chiarezza. Ecco allora che nell’outfit di un nomade dalle mille vite, pantaloni larghi, gilet e cappotti sono tenuti insieme da delle spille da balia, mentre i blazer esibiscono con nonchalance tagli a vivo. Degne di nota sono le numerose stampe che irrorano i look, le quali ripercorrono la storia dell’arte dal Medioevo ai giorni nostri, così come i poetici accenni di rosso sangue spezzano la calma. “Voglio che le persone apprezzino il contrasto tra bello e brutto, che nel mio lavoro viene narrato con una certa crudezza”, spiega al termine del défilé il maestro della moda avant-garde con la sua inquietante saggezza.
Junya Watanabe MAN
Il concetto di partnership nel mondo della moda viene elevato da Junya Watanabe. Il designer operante nell’orbita di COMME des GARÇONS ha infatti presentato in occasione della Paris Fashion Week una collezione che racchiude al suo interno ben diciotto collaborazioni legate da un unico fil rouge. È così che sulla passerella sbucano i nomi di C.P. Company, Alpha Industries, Baracuta, Oakley, Patta, Maison Kitsuné, Mackintosh, Levi’s, Carhartt WIP, New Balance, Palace e Stüssy. Non solo, per rendere le cose ancor più speciali, lo stilista ha dichiarato: “Ho cercato di immaginare una vera e propria collaborazione tra Junya Watanabe e Junya Watanabe MAN, che considero due marchi distinti“.
KENZO
Per la sua quarta collezione da direttore creativo di KENZO, NIGO si lascia ispirare dall’impatto del city pop giapponese negli anni Settanta e Ottanta. I look uomo e donna concepiti dal designer che ha fatto la storia dello streetwear giocano perciò sulla mescolanza tra le silhouette tipiche della sartoria nipponica e dei dettagli contemporanei à la parisienne, richiamando così lo spirito originale della maison e del suo fondatore. Inoltre, tra le novità più importanti che sono state introdotte con la sfilata del marchio dedicata alla stagione primavera/estate 2024, troviamo sicuramente il restyling grafico del logo Kenzo Paris affidato a VERDY, il quale ha rivisitato il lettering applicando l’iconico carattere del suo brand di culto Girls Don’t Cry.
doublet
Maschere da robot, hoodie con uno slot per CD, camici da laboratorio, t-shirt con effetto 3D trompe-l’œil e porte USB posizionate sui polpacci o sull’addome di alcuni modelli, mentre altri sfrecciano lungo la passerella sugli hoverboard. Questi sono soltanto alcuni dei dettagli visti durante la sfilata di doublet per la stagione primavera/estate 2024. Il brand che ha fatto del gimmick la sua firma si è ispirato questa volta al rapporto tra uomo e tecnologia, cercando di dare all’intelligenza artificiale una forma umana ma con un certo senso dell’umorismo. È stato poi lo stesso direttore creativo Masayuki Ino a rendere il tutto più curioso nel momento in cui ha dichiarato di essersi affidato a un’AI per ottenere feedback e trovare ispirazione durante il concepimento del défilé.