Perché ci piacciono così tanto i commenti 

Quante volte corriamo nella sezione commenti di un contenuto prima ancora di godere del contenuto stesso? A volte è lì che si trova il miglior intrattenimento — anche quando trash e sconclusionato

La sezione commenti vive infatti di vita propria: è collegata al contenuto sotto cui appare ma ospita la voce degli utenti singoli, una pubblica piazza in cui trovare reazioni e opinioni (positive o negative che siano) oltre che intrattenimento (quasi) sempre più divertente del contenuto stesso.

È come se nella sezione commenti, soprattutto su TikTok e Twitter/X, ci fosse uno strato aggiuntivo, più coinvolgente e autentico; motivo per cui ci piace così tanto. Come suggerito da Polyester Zine, questo è rimasto uno degli unici spazi online in cui le interazioni sono ancora intenzionalicommentare significa voler partecipare attivamente in una cultura digitale condivisa, molto più che mettere un like o guardare una storia. 

A volte i singoli commenti sono quasi contenuti a sé stanti e allo stesso tempo la loro somma progressiva costruisce strati di cultura digitale e uno spaccato semi-affidabile di opinione pubblica, interessi e umorismo — non del tutto affidabile considerando che la tendenza a commentare negativamente e con odio è di gran lunga superiore a quella positiva.  

L’importanza dei commenti sta quindi nella loro originalità — di altissimo valore su piattaforme in cui gran parte dei contenuti provengono da media o creator — e nel grado di divertimento che forniscono. Quanti sono i contenuti in cui la sezione commenti è più divertente del contenuto stesso? 

Per la psicologia questo interesse per i commenti si potrebbe spiegare con fenomeni come quello del “false consensus”, ovvero la tendenza a pensarsi automaticamente nel giusto quando il pensiero è condiviso. Il tutto volto a soddisfare una specie di auto-legittimazione all’interno di bolle social in cui spesso però è l’effetto eco a prevalere reiterando in mille forme la stessa idea. 

La sezione commenti è quindi da una parte “al sicuro” da brand e contenuti targetizzati ma dall’altra è un luogo di odio e bot — a loro volta talmente abituali da essere ormai diventati meme apprezzabili. 

La corsa nella sezione commenti appena si arriva su video brevi come i TikTok è quasi automatica per molti, soprattutto per chi perde facilmente l’attenzione e riesce a rimanere ancorato al contenuto solo quando l’audio dello stesso accompagna la lettura distratta di commenti che forniscono altri stimoli. Si trova lì la felicità.