La poesia del quotidiano nella campagna Fall 2025 di Valentino

Riuscire a reincantare il quotidiano con poesia non è semplice. È necessario introdurre un’anomalia, un inceppo rispetto alla corsa del fare; in sostanza occorre rallentare fino a fermarsi. 

“Viviamo in un’epoca di frastuoni violenti, di immagini che urlano e parole che si rincorrono senza radicarsi. Questo tumulto roboante finisce con il saturare il nostro sguardo, producendo una vera e propria crisi della percezione. Ecco dunque la necessità di una politica dell’attenzione, di un’etica dello sguardo e della presenza, capace di soffermarsi sull’infinitamente piccolo, sui gesti apparentemente insignificanti, su quelle routine quotidiane che ci mettono in contatto con la trama della vita.”

Alessandro Michele, direttore creativo di Valentino

È questo il pensiero di Alessandro Michele, che per la campagna di Valentino dedicata alla stagione Fall 2025 ha voluto immaginare un punto di vista statico capace di scandagliare la densità poetica nascosta nell’ordinario.

Una telecamera fissa puntata sulla vita che accade. Una porta che si apre, una strada, un bar. E poi: gesti antichi e minuti dentro mattine che solo apparentemente si somigliano. La narrazione del nuovo advertising della maison realizzato da Glen Luchford ruota attorno a questi elementi e viene articolata dai gesti dei modelli e da talent come Kai Schreiber, Sophie Thatcher, Scarlett White, Amelia Gray e Lorenzo Zurzolo

Quello del direttore creativo del brand romano è un invito a superare l’anestetizzazione dello sguardo, sostando nelle pieghe silenziose dei giorni e accogliendo con gentilezza la magia dell’esistente. Perché il quotidiano non è un fondale che si anima solo in presenza di accadimenti straordinari, è piuttosto l’architettura segreta della nostra presenza nel mondo: un’intelaiatura di bagliori e gioiose epifanie incastonate nel poco e nel niente della nostra ordinarietà.