Porta Venezia diventa il luogo chiave di Milano durante la Design Week

Nel 2023 Porta Venezia Design District ha lanciato la prima edizione di L’ALTRO distretto, il progetto di esposizioni e attività culturali in occasione della Milano Design Week 2024. Il successo della prima edizione, che ha toccato oltre 40.000 visitatori, ha portato all’annuncio di questa seconda edizione, presentata con il tema EverythinK is design.

Questo focus non è casuale: Il concept si ispira a Paul Rand, leggenda del graphic design che ha cambiato l’opinione della comunicazione visiva. Per Rand, il design rappresenta il mezzo attraverso il quale forma e contenuto si fondono. Come l’arte, anche il design assume varie definizioni, ognuna delle quali è multipla e infinita. Questa visione inclusiva e contemporanea rispecchia l’identità del quartiere di Porta Venezia.

Nell’edizione 2024 di L’Altro distretto, si registra infatti un marcato interesse verso le nuove tendenze e i designer emergenti, giovani talenti che, in sintonia con lo spirito della zona, abbracciano audacemente l’innovazione e si propongono di esplorare nuove frontiere volte al futuro e alla tutela dell’ambiente. Il design diventa quindi un mezzo per facilitare il dialogo tra cittadini, artisti, designer, architetture storiche e dinamiche sociali ed ambientali, con l’obiettivo di valorizzare il territorio e promuovere la sua evoluzione. Questo concept è visibile in tutti i progetti che nasceranno nel quartiere di Porta Venezia durante il periodo di Design Week, un fil rouge che unirà diverse ideologie, tecnologie e materiali.

In primis, noi di Outpump abbiamo firmato un progetto speciale che prende il nome di WALLCOME, in collaborazione con il Porta Venezia Design District. Un’installazione nel cuore di Porta Venezia, un muro di 6 metri per 3 di altezza, fronte retro, su cui giovani studenti dei corsi di Graphic Design di selezionati istituti milanesi potranno esporre i propri concept sotto forma di poster. Un muro dedicato alla creatività e alla libertà di concepire il design senza confini, sentendosi appunto benvenuti, come richiama il nome del progetto. La scelta di chiamarlo WALLCOME non è infatti casuale: in antitesi con la normale ideologia di muro, vuole rimarcare il senso di accoglienza che questa iniziativa vuole portare nel centro di Piazzale Lavater. La costruzione temporanea, esposta dal 15 al 21 aprile, sarà interamente ricoperta da poster realizzati dagli studenti. A loro si chiederà di tradurre temi attuali, quali sostenibilità e upcycling. Il concept si ricollega perfettamente alla citazione di Paul Rand, anche perché il designer americano ha espresso gran parte della sua creatività proprio attraverso i poster pubblicitari.

UNA FACCIATA DI WALLCOME

Anche molte altre iniziative, mostre ed attività si affiancano a WALLCOME. In primis il Consolato della Repubblica Ceca darà l’opportunità agli studenti della Facoltà di Comunicazione Multimediale dell’Università Tomáš Baťa di Zlín, insieme ad altre quattro università di tutto il mondo, di presentare la mostra Identity/Identità: testimonianze generazionali di giovani designer che si confrontano con una serie di nuove sfide.

Il design accessibile va invece in scena a Biblioteca Venezia: elementi decorativi e sviluppi architettonici in stile liberty ospiterà NOOK di Mara Bragagnolo, un progetto che offre arredi innovativi per far si che i bambini autistici riescano ad esprimersi liberamente. La storia del design invece si potrà vedere a Piscina Cozzi, la prima piscina italiana al chiuso costruita dall’Ing. Luigi Secchi nel 1934, che ancora oggi regala angoli di mosaici immacolati che finalmente saranno visitabili. MEET si riconferma centro nevralgico ed headquarter del Porta Venezia Design District che punta a promuovere una consapevolezza nuova rispetto alla tecnologia. Monolite invece, in via Lecco 18, il gemello della Digital Creative Agency Monogrid focalizzato sul physical design, propone Momentum, un’installazione alternativa basata sull’interazione tra persona e AI.

La preservazione ambientale diventa invece il punto focale di Park Associati e del progetto Micrographia che vuole sostenere la biodiversità attraverso rielaborazioni di pezzi iconici di design. Brompton Junction con la sua famosa bici pieghevole Made in England muove appassionati in tutto il mondo e sarà partner nella mobilità in zona presentando nuove bici in titanio e legno. Sullo stesso concetto, Kristiina Lassus e Anne Kyyro Quinn seppur con stili diversi si completano grazie all’utilizzo di materiali sostenibili, realizzando tappeti contemporanei con materiali naturali e opere d’arte murale scultoree di lana pura.  

Lasvit, il brand ceco leader nella lavorazione del vetro, presenta a Palazzo Isimbardi Re/Creation, una monumentale installazione in vetro fuso per esaltare la maestria del brand e l’approccio innovativo al design tramite la produzione vetraria. Fondazione Mudima ospita Collection Particuliere che presenta Natural disco una collezione ispirata alla materia, alla natura e alla notte. Delcourt Collection, che immaginando l’abitazione di un cavaliere con “Horses in my dreams” concepisce un’anatomia della materia che prende vita. Il ferro è l’elemento cardine di Spazio Milesi che con Heavy Metal vuole raccontare un materiale che abbandona la sua durezza e pesantezza per diventare poesia, grazia e fascino. Apartamento Studios e Julia Esque presentano Inspired in Barcelona che utilizza l’argilla come elemento primordiale in Terra Rossa, tramite lo sguardo di 15 designer catalani. 

Capsule Plaza seleziona invece designer e aziende provenienti da diversi ambiti creativi; il Governo della Generalitat di Catalogna presenta Vision of Catalunia: Designing Crafts che coinvolge professionisti provenienti da differenti discipline che propongono innovativi oggetti d’uso quotidiano; Melzododici presenta la sua selezione di aziende come Boon, Tooy e Teorema che mixano lusso, innovazione, Made in Italy e design senza tempo. L’Associazione Heriart promuove la cultura asiatica a livello globale attraverso la creazione e la mostra di arte interdisciplinare di alta qualità rappresentando diverse voci dal Sud-Est Asiatico e dall’Asia Orientale, quest’anno presenta la Mostra Collettiva Gardening Asian Art Exhibition.

Infine Rapt Studio con “Design is Language. Speak for Yourself” crede che l’ambiente costruito sia un mezzo sociale e che il ruolo del design sia quello di arricchire la comunicazione e la connessione che esso rappresenta racconterà la sua visione di design. L’ attivazione al Salone 2024 sarà una chiamata all’azione per vedere l’ambiente costruito come un testo, una storia da condividere